La memoria in val di Genova

Con il ripristino della piccola area cimiteriale della Grande Guerra, in località Ragada, anche la Valle di Genova – come tante altre valli trentine in questo centenario – può contare su uno specifico polo della memoria, della preghiera e della riflessione sugli effetti devastanti degli scontri bellici nel segno della pace.

Ai primi di agosto è stato benedetto dall'arcivescovo Luigi Bressan il piccolo cimitero militare costruito allo scoppio del conflitto nel 1914 nel quale furono sepolti, come conferma la documentazione dell'epoca, sia soldati austropungarici (170) che italiani (10), deceduti sul fronte dell'Adamello, riesumati alla fine delle ostilità per essere tumulati nei paesi di origine e negli Ossari.

E' stato riposizionato anche l'originale crocifisso, custodito nell'attigua cappella della Madonna di Ragada, all'interno di un piccolo manufatto in legno, sotto lo stesso larice che ha superato i 100 anni di vita, ben visibile nelle foto storiche. Alla cerimonia hanno partecipato i vertici del Parco e delle amministrazioni valligiane, con i rappresentanti delle associazioni dei vari corpi militari e di un nutrito gruppo di cittadini provenienti anche da fuori provincia.

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