Tante persone hanno partecipato, nel pomeriggio di sabato 10 maggio al presidio promosso da ANPI, ARCI, CGIL e Centro Sociale Bruno per “L’ultimo giorno di Gaza“, manifestazione che, in coincidenza con la Giornata dell’Europa, si propone di riunire tutte e tutti coloro che vogliono rompere un silenzio colpevole rispetto al genocidio in atto nella martoriata terra di Palestina, a Gaza e in Cisgiordania.
“Come cittadine e cittadini italiani siamo gravemente preoccupati per ciò che sta accadendo da circa 20 mesi nei Territori Palestinesi Occupati e nella striscia di Gaza. Il livello di violenza raggiunto in questi luoghi ha sdoganato la definizione di “Hell on Earth” (Inferno in Terra), terminologia coniata e utilizzata più volte da politici israeliani e statunitensi per minacciare la popolazione palestinese e, di fatto, paradossalmente adatta a descrivere quello che oggi è la striscia di Gaza”, hanno scritto i promotori.
All’iniziativa hanno aderito numerose associazioni del territorio: Donne in Nero, Centro Pace Ecologia Diritti Rovereto, Arci Brentonico, La Foresta, Anpi Rovereto, Cara Città – Casa delle Donne, Associazione Lucicate, e tante altre realtà, come le Acli del Trentino, che hanno spiegato così la loro partecipazione all’appuntamento: “Dopo innumerevoli mesi di assedio, bombardamenti a tappeto e il boicottaggio delle risorse vitali ad iniziare dall’acqua a dalle cure mediche, la situazione di Gaza ha superato ogni limite di fronte al quale non possiamo più rimanere immobili ed indifferenti. Sono necessari lo sdegno, la denuncia e la mobilitazione di tutti per porre fine ad un’aggressione alla popolazione civile, donne e bambini in primo luogo, che di fatto si è trasformata in un vero e proprio genocidio. Sentiamo chiaro e forte il grido di dolore di questi innocenti che chiedono a tutti noi, qui ed ora, il cessate il fuoco e l’avvio di una grande operazione di pace e assistenza per la popolazione colpita dall’aggressione”.