Anche Trento si prepara alla decima edizione di “Pint of Science”, l’appuntamento per chi ama la scienza raccontata in modo informale, davanti ad un boccale di birra. Le serate da lunedì 19 a mercoledì 21 maggio animeranno oltre 500 città del mondo. Saranno quattro i locali di Trento coinvolti: l’Uva e Menta, il Domo, l’Urban alle Albere e il Simposio. Ogni sera, in ognuno dei pub, tre speaker proporranno talk da circa 30 minuti.
A Trento, il programma 2025 toccherà quattro delle sei macro-tematiche del festival: From Atoms to Galaxies (fisica, chimica, astronomia), Our Body (biologia e medicina), Tech Me Out (tecnologia e intelligenza artificiale) e Our society in chiave umana, con un focus sulle scienze sociali e la filosofia della scienza. Si parlerà di esplorazione spaziale, biofisica computazionale, idrogeno sostenibile, terapia genica, carne coltivata, sistemi AI embedded, quantum computing, reti complesse per le scienze sociali, e anche di archeologia, pedagogia innovativa e filosofia della scienza.
Dodici talk sono previsti per l’edizione 2025 di Pint of Science Trento – uno per ciascuna delle quattro tematiche proposte e per ciascuna delle tre serate, tutti con inizio alle 19:30. Come sempre, la vera sfida sarà scegliere dove andare, vista la varietà di argomenti e il livello dei relatori coinvolti.
Lunedì 19 maggio si parte al Domo con Roberto Battiston (Università di Trento), che ci guiderà tra le sfide e le prospettive dell’esplorazione spaziale. All’Urban, Francesca Agostinacchio (Università di Trento) parlerà di ingegneria tissutale e biomateriali, mentre all’Uva e Menta, Federica Mantegazzini (FBK) introdurrà i misteri del calcolo quantistico con un talk sui Q-bit. Al Simposio, Francesca Fiore (Università di Trento) presenterà APElab, un progetto di pedagogia innovativa.
Martedì 20 maggio, al Domo, Elena Crespi e Silvia Ricciuti (FBK) affronteranno il tema dell’idrogeno sostenibile. All’Urban, Luciano Conti (Università di Trento) parlerà della carne coltivata e del suo impatto sul futuro dell’alimentazione. All’Uva e Menta, Elisabetta Farella (FBK) illustrerà il mondo dei sistemi embedded con intelligenza artificiale, mentre al Simposio, Dario Sigari (MUSE) accompagnerà il pubblico in un viaggio tra archeologia e paleontologia.
A chiudere l’edizione, mercoledì 21 maggio, al Domo, Gianluca Lattanzi (Università di Trento) esplorerà i meccanismi della biofisica computazionale. All’Urban, Antonio Casini (Università di Trento) parlerà di terapia genica ed editing genetico. All’Uva e Menta, Riccardo Gallotti (FBK) racconterà l’uso delle reti complesse per studiare i comportamenti sociali, mentre al Simposio, Federico Laudisa (Università di Trento) offrirà uno sguardo filosofico sulla scienza contemporanea.