A Trento la cerimonia per la Festa della Repubblica

Si è svolta questa mattina in Piazza Mostra a Trento, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, la cerimonia per la ricorrenza del 79° Anniversario della fondazione della Repubblica Italiana, durante la quale sono stati insigniti delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica diciassette cittadini e cittadine trentini.

A portare le voci delle istituzioni locali alla cerimonia – preceduta dall’esibizione del Corpo Musicale Città di Trento -, l’assessore provinciale alle Politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia autonoma di Trento Simone Marchiori, il sindaco di Trento Franco Ianeselli e il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini. Dopo l’atto solenne dell’alzabandiera, è stato eseguito l’inno nazionale ed è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“La giornata di oggi non è soltanto una celebrazione formale, ma un’occasione per rinnovare il nostro impegno verso i valori fondanti della convivenza civile: la pace, la giustizia sociale, la libertà – ha detto Marchiori -. In un tempo segnato da tensioni internazionali, il rifiuto della guerra, sancito dalla nostra Costituzione, deve rimanere un riferimento saldo. Il Trentino, con la sua storia di Autonomia speciale e dialogo, può essere oggi più che mai un esempio concreto di come l’autogoverno e il riconoscimento delle diversità possano contribuire a risolvere pacificamente i conflitti. Guardare al bene comune, rafforzare il senso di responsabilità collettiva e alimentare la fiducia nelle istituzioni democratiche, è il modo migliore per rendere attuale il messaggio della Repubblica e dell’Europa unita” il messaggio di Marchiori.

“La nostra Repubblica è nata oggi, 79 anni fa, da un referendum istituzionale. È figlia dunque della partecipazione, della scelta convinta degli italiani, che andarono alle urne in massa – l’affluenza sfiorò il 90 per cento – e decisero di archiviare per sempre la monarchia sabauda. Se è vero che la Repubblica trova la sua premessa nella Resistenza antifascista, è innegabile che fu la mobilitazione popolare post bellica a renderla possibile, a concretizzare un sogno che altrimenti sarebbe rimasto una visione astratta”, le parole del sindaco di Trento Ianeselli:”La riflessione di oggi non può che iniziare da qui, ovvero dalla partecipazione come fondamento della democrazia. Dovrebbe essere un principio scontato, ma sappiamo che non lo è più. Lo dimostrano il preoccupante astensionismo registrato nelle ultime tornate elettorali e i recenti, pericolosi appelli a disertare i seggi, come se il voto non fosse un diritto da difendere e insieme un dovere da onorare. Come se la possibilità di votare non fosse ciò che distingue un cittadino da un suddito”.

“Anche in questo momento la Costituzione, figlia del voto di quel lontano 2 giugno, sta polemizzando con noi. Ci rimprovera perché siamo timidi nel condannare e, ancor più, nel sanzionare chi ricorre alla guerra come metodo per risolvere le controversie, chi ordina i raid sulle città ucraine, chi brucia i bambini di Gaza, chi compie violenze sui civili in Sudan”, ha aggiunto il Primo cittadino. “La Costituzione ci sollecita a porre rimedio alla situazione dei 60 mila trentini a rischio povertà, a garantire nella sostanza il diritto alla salute, a contrastare le discriminazioni e l’emarginazione. La Costituzione ci intima di vigilare sui tentativi di comprimere la nostra libertà di dissentire e di protestare. La Costituzione ci ricorda che l’attività economica “non può essere in contrasto con l’utilità sociale”, che il profitto non può andare a scapito della “dignità umana”.

A conclusione degli interventi istituzionali, il commissario del governo, Giuseppe Petronzi ha consegnato, insieme al sindaci del comuni di provenienza, le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferite dal Presidente Mattarella a diciassette cittadini trentini – un Ufficiale e sedici Cavalieri della Repubblica – distintisi per impegno civico e professionale: Mauro Larentis (Ufficiale, Cimone), Nicoletta Aloisi (Flave), Emanuele Bonafini (Splazzo), Alessandra Campadelli (Mori), Davi de Quinto Carbonaro (Trento), Ferdinando Carretta (Pergine Valsugana), Laura Castegnaro (Trento), Francesco Castrechini (Ario), Gabriella Ferrari (Carisolo), Katia Ferrari (Calliano), Diego Filippozzi (Terre d’Adige), Marco Lazzeri (Trento), Annamaria Lunelli (Lavarone), Bernadette Marty Florence Sylvie (Tione di Trento), Angelo Poti (Predaia), Pierino Tomasi (Trento), Emiliano Trainotti (Rovereto).

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