Sono considerazioni, quelle che seguono di Alexander Langer, che potrebbero essere state dette oggi. E invece risalgono a più di trent’anni fa: “Liberarsi dalla guerra, dal militarismo, dalla distruzione ecologica, dall’incombere dell’apocalisse civile o militare che sia, non è solo un imperativo per chi vuole che i nostri figli o nipoti possano ancora vivere o per chi ama i popoli lontani. Non è solo questione di generosi, è questione che ci riguarda tutti”.

Il politico originario di Vipiteno, cattolico “radicale”, dirigente di Lotta Continua, leader dei Verdi (di cui fu parlamentare europeo), si tolse la vita il 3 luglio 1995 a Pian dei Giullari, vicino a Firenze. Fu un instancabile costruttore di ponti, come in molti hanno sempre sottolineato, prima nella sua terra, l’Alto Adige ma anche da tante altre parti, in primis nella ex Jugoslavia che negli anni Novanta si frantumò dopo guerre fratricide.

Nell’avvicinarsi della ricorrenza della scomparsa, lo scrittore e saggista toscano Alessandro Raveggi ha mandato in libreria “Continuate in ciò che è giusto. Storia di Alexander Langer” (Bompiani), una biografia dell’uomo, del politico, del pacifista. L’autore presenterà il saggio venerdì 13 giugno a Rovereto, alle ore 19 alla libreria Arcadia di via Felice e Gregorio Fontana.