Roncegno, lo sviluppo dal turismo termale

Lo stemma di Roncegno Terme

Localmente si dice Ronzégn. A fine 1100 si scriveva Roncegno e poi Romzegno. Potrebbe originare da roncare, dalla voce latina runcare, “disboscare”, nel senso di luogo coltivato o posto a prato. Non si esclude la derivazione dal latino rumex, “romice”, come rumicineus.

Nel Medioevo era sotto la giurisdizione feudale di Castel Telvana, contea di Feltre. Nel XV secolo passò sotto l’ambito politico del Tirolo. Anche se per parte politica e religiosa apparteneva ad un altro Stato, ebbe ottimi rapporti con la Chiesa di Trento.

In passato era il centro minerario e di forni fusori più attivo dell’intera Valsugana. Ma lo sviluppo sociale, economico e turistico è iniziato con l’attività termale, cui si affiancano agricoltura, artigianato del legno e del ferro. Notevoli il palazzo delle terme e la chiesa dei SS. Pietro e Paolo (1400).

Dello stemma, adottato il 29 settembre 1988, non si hanno interpretazioni precise. Su sfondo azzurro si staglia una croce patente d’argento accantonata da quattro lettere maiuscole C, R,V,M, dello stesso in oro. Gli ornamenti esteriori sono: la corona murale di Borgata e fronde: a destra una fronda d’alloro fogliata al naturale e fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro tricolore.

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