Giulia Bortolotti ha rassegnato le dimissioni da presidente del Consiglio del Sistema Educativo Provinciale (CSEP). Durante l’ultima seduta del CSEP, il 9 giugno, scrive Bortolotti, “alla richiesta di poter accedere ai risultati prodotti dai gruppi di lavoro promossi dall’assessorato su vari temi, da quello delle carenze a quello della formazione professionale, il Sovrintendente, contrariamente a quanto era stato assicurato nelle riunioni precedenti, ha spiegato come ‘i tavoli di lavoro siano uno strumento a disposizione dell’assessorato’ e pertanto lui non aveva la possibilità di dare informazioni in merito”.
“Un paio di giorni fa invece – prosegue Bortolotti – è stata data notizia alla stampa da parte dell’assessora circa la decisione di riformare la formazione professionale e della delibera di giunta approvata, delibera che non ci è neppure stata inviata per conoscenza. Quanto avvenuto contraddice il regolamento istitutivo dell’organo da me presieduto: ai sensi dell’art. 39 della L.P. 5/200G il consiglio dovrebbe ‘esprimere pareri in materia offerta scolastica e formativa provinciale’, parere che non è stato chiesto prima di adottare la delibera circa la formazione professionale”.
“Il consiglio inoltre, in base al comma 7 dello stesso articolo “promuove indagini conoscitive su specifici settori del sistema educativo provinciale”: risulta quindi sorprendente che non abbia titolo ad accedere a informazioni inerenti la propria attività come i risultati di tavoli di lavoro su tematiche centrali per la scuola trentina, tematiche oggetto di lì a pochi giorni di un progetto di riforma”, aggiunge Bortolotti nella lettera con cui ha rassegnato le dimissioni.
Le dimissioni di Bortolotti sono “un segnale di dissenso”. “La scuola – prosegue l’ex presidente del CSEP – è una comunità e non può essere governata a colpi di delibere di Giunta e senza alcun confronto con i protagonisti del processo educativo”.
Non si è fatta attendere la replica dell’assessora all’istruzione della Provincia di Trento Francesca Gerosa. “Preme precisare – sottolinea Gerosa – che una delle funzioni principali cui l’organo dovrebbe essere chiamato è di farsi parte attiva nel formulare proposte, e non assumere un ruolo meramente passivo. Il Consiglio si è insediato un anno fa, e da allora la prof.ssa Bortolotti non ha mai fatto pervenire all’assessorato alcuna richiesta di incontro e confronto, né ha mai trasmesso proposte o comunicato nuove iniziative o progetti”.
“In merito all’ultima delibera che dà avvio al percorso di riforma della Formazione Professionale, per la quale è stata mia premura comunicare alla prof.ssa Bortolotti nella giornata di lunedì 23 giugno la mia disponibilità, qualora ritenuto di interesse, ad illustrarla al Consiglio, preciso che si entrerà adesso nella fase partecipativa vera e propria che è quella di revisione dei profili e dell’offerta formativa e ovviamente il CSEP sarà interpellato”, aggiunge Gerosa, che definisce la gestione del CSEP da parte di Bortolotti “una gestione da parte della presidente sbrigativa, intollerante alla volontà di confronto e prevaricante sugli interventi degli altri componenti oltre che della sottoscritta, costantemente zittiti per far prevalere su tutti il proprio pensiero”.