Viviamo in un mondo profondamente influenzato dall’ingegneria: dalle strade che percorriamo agli edifici in cui viviamo, dalle auto che guidiamo alle infrastrutture che usiamo ogni giorno. L’ingegneria è ovunque, costituisce l’ossatura del nostro territorio e del nostro vivere quotidiano, ma il più delle volte viene data per scontata, la sua importanza viene sottovalutata, i nomi dei progettisti restano invisibili. È proprio per sottolineare il valore essenziale delle opere dell’ingegno umano, che l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento ha ideato e organizzato “Opere di Ingegno”: una mostra fotografica e multimediale che attraverso testimonianze di ieri e di oggi propone al pubblico un viaggio tra progetti, menti brillanti, soluzioni pratiche e strumenti che raccontano il ruolo fondamentale dell’ingegnere nella società.
Inaugurata martedì 24 giugno, “Opere di Ingegno” rimane aperta fino a mercoledì 30 luglio a Palazzo Roccabruna (via S. Trinità 24) a Trento ed è visitabile con ingresso libero nei seguenti giorni e orari: lunedì-martedì 8:30–12:00, 14:00–17:00; mercoledì–venerdì 8:30–12:00, 14:00–20:00; sabato 18:00–20:00; domenica chiuso.
Il percorso espositivo, curato dall’ing. Valentina Eccher insieme alla Commissione cultura dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento, è stato pensato per illustrare ai cittadini il lavoro degli ingegneri e dei team in cui essi sono coinvolti, facendo conoscere i progetti intellettuali, le applicazioni, gli strumenti utilizzati, ma soprattutto le menti ingegnose che li hanno ideati. Non a caso, la parola “ingegnere” deriva dal latino ingenium, la stessa radice della parola moderna “ingegno”. Da qui il titolo della mostra. Il lavoro curatoriale si è principalmente rivolto a ricercare testimonianze del presente e del passato rappresentative di tutti i settori dell’ingegneria, opere e realizzazioni intellettuali contraddistinte da una valenza tecnica degna di nota.
«La nostra mostra – ha detto la Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento ing. Silvia Di Rosa – è il risultato di un lungo percorso, nato un anno fa con la raccolta di contributi da parte dei nostri iscritti, analizzati successivamente da una commissione tecnico scientifica che li ha selezionati ponendo un focus sui progetti che hanno maggiormente contraddistinto la storia del nostro territorio, il suo sviluppo e la sua innovazione. L’obiettivo è far emergere il ruolo dell’ingegneria restituendole la centralità sociale e culturale che le spetta. La mostra nasce anche per dare dignità e valore al lavoro dei nostri colleghi, che tanto hanno fatto e continuano a fare per rendere migliore il nostro territorio. Evidenzia come le opere d’ingegno, spesso invisibili ai nostri occhi, contribuiscano in modo decisivo all’infrastruttura della nostra società e del nostro territorio. Un film di animazione dello Studio Ghibli definisce il lavoro dei progettisti come “il dare forma al sogno”. Forse noi ingegneri, nelle varie sfaccettature del nostro lavoro riusciamo veramente a dare forma ai sogni».