Il Sepùlveda dei bambini insegnava anche ai grandi

Così il nostro illustratore Giorgio Romagnoni ricorda Luis Sepúlveda

Sono tutti animali protagonisti delle altrettante storie scritte da Luis Sepúlveda per i bambini: una gabbianella appena nata che non sa volare, una lumaca che non capisce perché è così lenta mentre tutti vanno in fretta, un vecchio gatto cieco che diventa amico di un topo e guarda il mondo con i suoi occhi, un cane lupo incatenato che ricorda la sua libertà e la fedeltà al bambino indio suo amico, una balena bianca con il compito di difendere dagli uomini avidi e malvagi un tratto di mare nell’Oceano Pacifico.

Il famoso autore cileno, morto a 71 anni la settimana scorsa per coronavirus, ha lasciato grande eredità letteraria: moltissimi romanzi e saggi per i grandi, e cinque romanzi brevi, pensati per i bambini

Da sempre autore di testi di vario genere, Sepúlveda si è maggiormente dedicato alla scrittura dopo l’abbandono dell’intensa attività politica per la quale venne più volte arrestato. La sua arte scrittoria è ricca di temi importanti e di contenuti impegnati, che lui ha saputo veicolare con serietà, leggerezza e ironia. Per i grandi ha scritto di ambientalismo, di rispetto dell’uomo, di impegno sociale e politico, ma anche di amore e di famiglia, di valori profondi.

I suoi libri per i bambini sono pieni di amicizia, lealtà e riguardo per la natura. Nei suoi lavori Sepúlveda ha saputo mettere al centro, sullo stesso piano, il lettore e il tema che intendeva affrontare, rispettando entrambi e tenendo se stesso, attento osservatore, da parte, pur senza nascondere quale fosse il suo punto di vista. In questo modo è riuscito a rivolgersi con carisma ed efficacia sia al pubblico adulto, sia a quello bambino.

La sua narrativa per i bambini è caratterizzata da uno stile semplice, piano e diretto, dolce e concreto, privo di formule pretenziose o ricercate. Il compito che, scrivendo, Sepúlveda si è posto, è stato principalmente quello di raccontare, senza esplicita pretesa educativa e, quindi, senza pedanteria o moralismi. L’ironia è stata sempre determinante nei suoi libri: con l’ironia ha reso immediati e allo stesso tempo eterni i suoi messaggi e le sue storie sono riuscite a divertire, far riflettere e commuovere generazioni di lettori. Ed è probabile che continueranno a farlo.

“Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (1996)
“Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (1996)

Il suo successo tra i bambini in Italia è arrivato con Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (1996), una storia di solidarietà, di rispetto delle differenze e di amore per la natura diventata famosa anche grazie alla sua trasposizione in cartoni animati di Enzo D’Alò.

“Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” (2012)
“Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” (2012)

L’amicizia e l’aiuto incondizionato, invece, sono punto centrale di “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” (2012).

 

“Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” (2013)
“Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” (2013)

Nel 2013 uscì “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”, in cui Sepúlveda tesse l’elogio alla lentezza quale valore dei piccoli, di chi, pur essendo in apparente situazione di inferiorità, riesce a cogliere i minuscoli dettagli importanti e quindi a vedere e anche ad arrivare più avanti di chi è già in alto.

 

 

“Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà”(2015)
“Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà”(2015)

In “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà”(2015) il forte legame di lealtà tra un cagnolino e il bambino indio, suo padrone, diventa metafora della fedeltà oltre ogni ostacolo, della libertà di tutti gli esseri viventi e dell’inalienabilità dei loro diritti fondamentali.

 

“Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa” (2018)
“Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa” (2018)

La “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa” (2018), infine, racconta dal punto di vista del capodoglio color della luna, ciò che succede veramente nei mari del Sud, dove all’avidità degli uomini e ai loro traffici interessati si sacrifica il bene comune.

 

 “Tutte le favole” (2020)
Luis Sepulveda, “Tutte le favole” (2020)

Pubblicate tutte singolarmente da Guanda e adesso in uscita in un volume unico dal titolo “Tutte le favole” (2020), queste storie commoventi e dal lieto fine, sono intrise di grande umanità e di meditata profondità. Vanno dritte al cuore comunicando che in un’epoca di omologazione avere la forza di seguire, con rispetto per il cosmo e per il prossimo, i propri sogni e le proprie idee, è fondamentale. Molti bambini le conoscono già, per altri possono essere una scoperta. Val la pena, per tutti, soprattutto in questi giorni, leggerle e rileggerle per trovarci nuovi input di riflessione su ciò cui val la pena dare importanza nella vita e per assaporare ancora una volta il piacere di una bella storia.

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