Il Museo della Quarantena invade piazza Duomo

Una delle schede del Museo della Quarantena – Foto dalla pagina Facebook del Museo Diocesano Tridentino

Come la stragrande maggioranza dei musei della provincia il 2 giugno riapre anche il Museo Diocesano Tridentino.

Oltre alla sua collezione permanente e la mostra L’invenzione del colpevole. Il ‘caso’ di Simonino da Trento, dalla propaganda alla storia, prorogata a grande richiesta fino al 15 settembre 2020, la ripartenza porterà con sé un’iniziativa davvero speciale: il Museo della Quarantena.

Nato virtualmente, durante i due mesi di lockdown, il Museo della Quarantena raccoglie decine di fotografie di oggetti di uso quotidiano inviate al Museo Diocesano da tantissime persone di tutte le età, che hanno risposto con entusiasmo alla richiesta di condividere con la comunità ciò che durante la quarantena è stato, per ognuno di loro, un oggetto utile, consolatorio, di compagnia, o semplicemente simbolico del particolare periodo.

Con il graduale ritorno alla normalità e la possibilità di tornare a occupare piazze e spazi pubblici, le immagini raccolte, corredate da una breve didascalia indicante autore, data di realizzazione e il motivo della scelta, saranno esposte in una curiosa mostra all’aperto che animerà Piazza Duomo a Trento, dalle 17 alle 20 di martedì 2 giugno.

Libri, scarpe, cappelli, puzzle, film, dipinti, animali, orologi, cavatappi, giochi, cibi, piante e fiori, abiti, attrezzi ginnici, quotidiani, computer, ma anche luoghi, immagini iconiche, preghiere, poesie, tutti raccolti in quello che, a posteriori, si ripromette di costituire un grande contenitore narrativo, per restituire così un quadro completo del lockdown attraverso il ruolo centrale che gli oggetti hanno avuto durante l’isolamento.

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