Laureati a Trento, tutti i numeri del 2019

L’Università di Trento è al terzo posto degli atenei medi nella classifica Censis

È stato pubblicato nella giornata di ieri il Rapporto 2020 sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati, redatto da Almalaurea.

L’indagine, basata sulle 76 università ad oggi aderenti al Consorzio, ha analizzato la situazioni di oltre 290 mila laureati nel 2019, evidenziando le buone performance di quelli usciti dall’Università di Trento.

I laureati nel 2019 dell’Università di Trento coinvolti dal Rapporto sono 3.699: 1.997 di primo livello, 1.269 magistrali biennali e 423 a ciclo unico; i restanti  in altri corsi pre-riforma. L’età media di laurea è di 25 anni, nello specifico di 23,7 anni per i laureati di primo livello e di 26,6 anni per i magistrali biennali. Il 64% dei laureati termina l’università in corso (la media italiana è del 55%) ed il voto medio di laurea è 102,9 su 110, in linea con la media nazionale.

Positivi i dati riguardanti la soddisfazione degli studenti: il 91,7% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’87,9% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, il 95,6% dei laureati considera le aule adeguate. Più in generale, il 93,7% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso. Un po’ più bassa la percentuale di studenti che, tornando indietro, si iscriverebbero di nuovo all’Università: il 76,9% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo, mentre il 9,3% si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso.

Dati soddisfacenti anche per quanto riguarda la condizione lavorativa: a un anno dal conseguimento del titolo infatti il tasso di occupazione è del 78,2%. Percentuale che si alza all’82,7% isolando i dati dei soli laureati di secondo livello: 85,8% tra i magistrali e 75,1% tra i magistrali a ciclo unico.

Interessanti infine i dati sulla retribuzione media, 1.283 euro mensili netti per i laureati in triennale e 1.361 euro per quelli di secondo livello, ma anche quelli relativi all’efficacia del titolo, a indicare quanti fanno effettivamente il lavoro per cui hanno studiato. Tra i laureati in triennale è il 39,6% degli occupati a considerare il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto, percentuale che si alza al 58,8% tra i laureati di secondo livello.

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