Coldiretti: “La quarantena per rumeni e bulgari avrà ricadute sul settore agricolo”

L’ordinanza che dispone la quarantena per i cittadini che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Romania e Bulgaria firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, preoccupa la Coldiretti del Trentino Alto Adige per le sue possibili ricadute nel settore agricolo.

“Si sta avvicinando il periodo della vendemmia e della raccolta della frutta, il momento più intenso di tutta la stagione”, spiega il presidente dei coltivatori Gianluca Barbacovi: “I lavoratori rumeni rappresentano la stragrande maggioranza della manodopera agricola nella nostra regione e questa decisione rischia di mettere seriamente in difficoltà le nostre aziende. Pensando che spesso i lavoratori sono occupati nelle campagne per periodi molto brevi, di 20 o 30 giorni, risulta evidente che 14 giorni di quarantena abbiano un impatto devastante sull’operatività di queste persone”.

Coldiretti precisa di non volere in alcun modo mettere in discussione le motivazioni dell’ordinanza, legate a motivi di sicurezza per i cittadini, ma chiede alle istituzioni un impegno alla ricerca di soluzioni alternative, sostenendo inoltre che in questo contesto sarebbe importante un intervento urgente con una radicale semplificazione del voucher “agricolo”, in modo da ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne, in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

 

 

 

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