“Hotel Costiera”, miniserie di delitti, misteri e sparizioni

The White Lotus” è la serie di successo, ideata e diretta da Mike White – una produzione Hbo e in esclusiva in Italia su Sky e Now -, che si è imposta per la sua critica sociale tra lampi di ironia pungente, nera, dramma familiare e atmosfere da sogno in favolosi hotel di lusso.  

Quasi sullo stesso tracciato narrativo sembra muoversi la produzione italiana “Hotel Costiera”, miniserie da 6 episodi in esclusiva su Prime Video dal 24 settembre. Targata Lux Vide (“Doc. Nelle tue mani”, “Blanca”, “Don Matteo”), realtà parte del gruppo Fremantle, e Amazon Mgm Studios, la serie è diretta dal Premio Emmy Adam Bernstein (tra i suoi lavori le serie “Fargo” e “Billions”) e Giacomo Martelli. L’idea è quella di raccontare un lussuoso hotel a vocazione internazionale sulla Costiera amalfitana dove si alternano sparizioni, delitti e misteri, raccontati alternando dramma, umorismo e lampi sentimentali. Protagonisti Jesse Williams – volto noto di “Grey’s Anatomy”, qui anche in veste di produttore – e Maria Chiara Giannetta. Tra i guest Massimo Ghini, Elettra Lamborghini e Cristina Donadio.

Positano, oggi. Daniel De Luca è un ex marine statunitense che lavora per il proprietario di un lussuoso hotel della Costiera appartenente alla famiglia Caetani. Daniel è un “fixer”, un investigatore privato che risolve problemi, in primis casi spinosi. Sta indagando sull’improvvisa sparizione di Alice Caetani, la figlia del proprietario dell’albergo.

Da un’idea di Luca Bernabei, la serie è firmata Elena Bucaccio, Matthew Parkhill e Francesco Arlanch. Obiettivo del racconto è quello di accostare le bellezze della Costiera amalfitana che, insieme a Capri, rappresenta un polo di attrazione internazionale, a dinamiche narrative giocate tra giallo-poliziesco e commedia con inserti sentimentali. “L’Italian way of life. Hotel Costiera parla proprio di questo. Racconta l’Italia attraverso gli occhi di un ex marine italo-americano. È in questo contrasto che nasce la nostra serie in cui si parla di cose serie, senza mai prendersi troppo sul serio”. Così Elena Bucaccio, head of drama Lux Vide. Il tracciato narrativo è dunque chiaro, e strizza molto l’occhio al modello “The White Lotus”, senza dimenticare la popolare fiction “Capri” (2006-10) targata Rai.  

“Hotel Costiera” ha un’impostazione ibrida, che serve ad agganciare un pubblico ampio, senza incasellarsi in un genere specifico; una scelta che può premiare da un lato, ma limitare dall’altro. Dalla visione delle prime puntate, infatti, la miniserie seduce per la messa in scena, ma il passo narrativo appare incerto, rallentato da gag forzate e raccordi patinati, al limite dello stereotipo da cartolina. Ogni episodio ha un caso poliziesco, ma c’è una linea gialla che si gioca sulla famiglia Caetani, proprietaria del lussuoso albergo, che corre per tutta la serie. Diffusa anche in Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Turchia, Danimarca, Norvegia, Gran Bretagna, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, “Hotel Costiera” punta a un pubblico vasto e internazionale, forte della suggestione della Costiera Amalfitana e della notorietà del divo Jesse Williams.

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