Pacciamatura, il materiale organico ecologico

Nell mio orto e nel giardino vorrei provare con la pacciamatura al fine di evitare di dover continuare a intervenire per eliminare a mano le erbacce. Ma non vorrei utilizzare materiali plastici (teli in PE) e nemmeno inerti (sassi, pietrisco). Quali materiali naturali biodegradabili quindi usare? 

Stefania (Trento) 

La pacciamatura consiste nel creare uno strato che impedisca alla luce di filtrare al di sotto e, nello stesso tempo, per regolare la temperatura del suolo. Con essa si ricopre il terreno attorno al colletto delle piante, orticole e ornamentali, con materiale di diverso tipo, organico o inorganico. Consente di ridurre la crescita delle infestanti e di conservare a lungo l’umidità del terreno, rallentando l’evaporazione. Ha inoltre funzione estetica non indifferente. Il materiale organico di pacciamatura viene facilmente degradato dai microrganismi del terreno, dai lombrichi e dagli agenti atmosferici. Il suolo si arricchisce e migliora la struttura. Venduto in sacchi il materiale pacciamante si acquista nei garden center e va distribuito omogeneo sul terreno. Il periodo migliore per fare la pacciamatura estiva è aprile-luglio. Poi va rinnovata al bisogno. Per quella invernale intervenire a novembre dopo aver zappettato il terreno. Tra i materiali organici completamente ecologici consigliamo paglia, corteccia, amido di mais e carta. La paglia (erba di sfalcio, foglie, residui colturali vegetali) è tra i principali materiali utilizzati nell’agricoltura familiare mondiale.  

Reperibile a bassissimo costo, è la soluzione ideale più naturale e di facile utilizzo. Consente di proteggere efficacemente il suolo da gelate e scottature. Se si utilizzano foglie di aghiformi considerare il loro effetto acidificante del suolo. La corteccia (“barck” o cippato di legno) è un materiale molto ecologico, rispetto alla paglia ha prezzo più elevato. La resistenza in campo è ottima e buone le capacità di contenere le erbe e l’effetto coibentante. L’amido di mais, reperibile sotto forma di telo nero, ha una elasticità confrontabile con teli in PE (polietilene), ma ha una durata in campo minore. È totalmente biodegradabile, non va rimosso a fine ciclo e non inquina. Carta e cellulosa hanno caratteristiche simili all’amido di mais. Si trova sotto forma di film di spessori variabili, è materiale assolutamente ecologico.

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