“Al mercato ho comprato un mazzo di cipollotti, una verdura che non avevo mai considerato. Ho ottenuto minestre e zuppe squisite e piatti crudi unici. Come coltivarli nel mio orto?“.
Viviana (Trento)
I cipollotti sono molto versatili in cucina e facili da coltivare. Si raccolgono ancora giovani e sono delicati e croccanti. Queste le virtù di questa variante della cipolla. Fateli crescere nell’orto, poi gustateli nelle deliziose ricette degli esperti. Va subito precisato che col termine “cipollotti” si indicano le cipolle non mature, raccolte allo stato giovane e da consumarsi preferibilmente crude come primizia.
La terminologia più appropriata sarebbe “cipollotti di cipolla” in quanto il cipollotto indica un’altra pianta, l’Allium fistulosum, detto anche cipolla d’inverno. I cipollotti – come cipolla, aglio e scalogno – non amano terreni sassosi, bensì suolo ben lavorato, soffice e affinato con cura e sciolto. Pur non essendo un ortaggio che si sviluppa in profondità si avvantaggia di radici che possano esplorare un volume di terra più ampio. Nella sua coltivazione è sempre consigliata la doppia vangatura.
Crescono bene a temperature tra i 15 e i 20°C e in zone a clima mite. In montagna l’inizio della coltivazione deve essere posticipato per raccolte dopo la metà di agosto. L’ortaggio ama un’esposizione in pieno sole e in genere non ha bisogno di sostanza organica, ma solo di fertilizzanti chimici ad alto tasso di potassio. Lo sviluppo all’inizio è lento e la sarchiatura è d’obbligo per eliminare le malerbe. Ama la consociazione con spinaci e pomodori. I modi di coltivazione sono tre: per seme, bulbo e trapianto. Le tecniche differiscono per i tempi della raccolta.
Preferire sempre bulbo o trapianto delle piantine con pane di terra. In questi casi la raccolta è anticipata anche di 20 giorni. La raccolta va fatta quando la pianta è in piena fase produttiva e si presenta tenera e acquosa. In commercio troviamo diverse varietà. Le più diffuse sono il cipollotto Nocerino dalla polpa dolce e succosa, e il cipollotto Evergreen, una varietà statunitense dalla forma cilindrica tenera e dolce. Del cipollotto non si butta via nulla: le foglie verdi si possono affettare sottilmente e cuocere soffritte come base di sughi e altri piatti. Queste si prestano bene anche a insaporire minestre e zuppe di verdure e creme.