Vince l’Ungheria a “Religion Today”

Con una suggestiva cerimonia di premiazione, allestita sui prati di Campiglio davanti alle guglie del Brenta, il Festival Religion Today ha concluso questa mattina la sua 23° edizione con un ampio ventaglio di riconoscimenti: il “Gran Premio Nello Spirito della Fede” è stato assegnato dalla giuria internazionale al film ungherese di Zsuzsanna Bak “Order and soul”, dedicato alla figura di una religiosa, suor Gemma e di una grande organizzazione illegale durante il periodo comunista.

Ancora religiose protagoniste del miglior documentario “Mother Fortress” (Eroi Silenziosi) firmato dalla regista italiana Maria Luisa Forenza che racconta l’impegno delle Carmelitane a Damasco nel soccorso ai profughi della guerra siriana.

Miglior film a soggetto  “Castle of Dreams”, del regista iraniano Reza Mirkarimi, che racconta una drammatica relazione tra un padre e i suoi figli; iraniano anche il miglior cortometraggio documentario “Ojagh” di Ali Bolandnazar che racconta il rito dei fuochi in una tribù nomade composta di iraniani, turchi e curdi.

Dalla Cina invece il miglior corto “Kusebek” del regista Guo Zhongyuan che narra la storia della moglie di un domatore di falchi kazako, che custodisce l’aquila per suo marito.

Il Premio Signis della critica cattolica è andato a Samsara, film coreano ambientato in un monastero buddista in cui irrompono la malattia e la morte, mentre il Premio del Forum trentino per la pace e i diritti umani lo ha vinto il regista americano Charlie Manton con il suo “Primo Novembre”.

“Harbor”, il film di  Paul Marques Duarte, è stato individuato come vincitore del premio “Migrazioni e coesistenza” promosso dal Centro Missionario, mentre Avatara, dell’israeliano Nadav Harel è stato scelto dalla giuria del premio “Nello spirito delle Dolomiti”. Infine la miglior colonna sonora, assegnata dal Conservatorio trentino, alle musiche indiane del film “Finally Bhalobasha” del regista Anjan Dutt.

Numerose le menzioni per altri lavori, fra i quali l’inchiesta del giornalista Rai Amedeo Ricucci  “Figlie di un Dio minore”, le donne yazide discriminate in Siria,  uno speciale del TG1 che è piaciuto alla giuria interreligiosa del Comune di Arco.

Nella foto, un’inquadratura del film premiato

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