Al via la stagione teatrale e cinematografica venerdì 14 novembre

Riprende la stagione teatrale, ma anche cinematografica, del Coordinamento teatrale trentino con oltre 180 spettacoli in 38 territori comunali. “Una programmazione che vuole parlare del presente, di potere, di linguaggio, di stereotipi, spostando poi lo sguardo su responsabilità, memoria, scelte personali – afferma Massimiliano Floriani, presidente del Coordinamento –. Una stagione che chiede al pubblico adulto di pensare, non solo di applaudire. La nostra vuol essere una stagione che permea le valli e coinvolge le persone”.

Il via, contemporaneamente, in quattro Comuni, venerdì 14 novembre. A Dimaro, in val di Sole, al teatro comunale (ore 20,30) in scena “Fare un fuoco” di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, anche protagonista, liberamente tratto dai Racconti dello Yukon di Jack London, viaggio di un uomo attraverso una regione impervia alla ricerca dell’oro.

A Predazzo, invece, al teatro comunale (ore 20.45) una produzione del Teatro Stabile di Bolzano, “Beata oscenità”, di Massimo Sgorbani con Gianluca Ferrato per la regia di Serena Sinigaglia. Una pièce con al centro la vita di Giò di Panico, al secolo Gioacchino Stajano, nipote del gerarca fascista Achille Starace, tra in primi omosessuali, in Italia, dichiaratisi e tra i primi uomini a diventare donna. Ma anche attore, giornalista, scrittore e attore hard, ma pure suora laica delle monache di Betania del Sacro Cuore.

L’alpinista, ma anche scrittore, aostano Hervé Barmasse sarà l’ospite della serata a Vallelaghi, al teatro Valle dei Laghi (ore 20.30). Un’occasione per sentire dalla sua voce racconti di scalate e motivazioni del perché l’uomo possa spingersi così in alto, “affrontando le sfide che ci propone la nostra esistenza – afferma lo scalatore – pur sapendo che potremmo anche fallire”. Antonio Cornacchione regge le fila, insieme a Pino Quartullo e Alessandra Faiella, di “Basta poco”, al Cinema teatro PalaDolomiti di Pinzolo (ore 21). Quando Palmiro, tipografo sull’orlo del fallimento, per non pagare il Tfr alla sua unica dipendente, ungherese, di cui è innamorato, le offre di convivere. Risate, amare.

Sabato 15 novembre, nel Bleggio superiore, al teatro di Larido (ore 21) in scena “Dalser. La Mussolina” della trentina Michela Embriaco per la sceneggiatura di Angela Demattè. Considerata la prima moglie di Mussolini, ma non è certo, Ida Dalser di Sopramonte a un certo punto finì in manicomio, a Pergine, poi a Venezia (dove morirà). Qui, però, la regista opera di fantasia. Ida scappa dal manicomio e a casa sua, a Sopramonte, sulle pendici del Bondone, troverà Benito, il grande amore.

Per il cinema, giovedì 13 a Riva del Garda (Sala della Comunità, ore 21), il 14 novembre ad Aldeno (Cinema teatro comunale, ore 20,30) e a Cembra Lisignago (teatro di Cembra, ore 20,30) in “macchina” la sorpresa di questi ultimi mesi, “Le città di pianura”, di Francesco Sossai: due veneti ultracinquantenni sempre alla ricerca dell’ultimo bicchiere.

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