A Castel Pergine apre la mostra “Neve e ospitalità. Turismo e sci all’ombra di Castel Pergine”, un progetto voluto dalla Fondazione CastelPergine ets che si inserisce in “Combinazioni_caratteri sportivi”, ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Trento e si inserisce nell’ambito dell’Olimpiade culturale di Milano Cortina 2026.
L’esposizione affronta la nascita della pratica sciistica in Valsugana e la trasformazione del maniero medievale in una struttura ricettiva per il turismo nascente, già a partire dal 1910. Il racconto prende le mosse nella “Sala del Camino”, dove sono esposte le fotografie della collezione di Mario Tomasi, sciatore e fotografo, che documentano gli inizi pioneristici di questo sport nel Perginese. Nella “Sala del Principe”, invece, sono raccolti manufatti etnografici come sci, ciaspole, slittini, rampini da ghiaccio e scarponi messi a disposizioni dalle sezioni SAT di Pergine e Ala. Un’altra sezione ripercorre invece le tappe principali della trasformazione del castello in albergo, a partire dagli inizi del Novecento, e dedica specifici approfondimenti a tre ospiti che vi soggiornarono: il filosofo e mistico indiano Jiddu Krishnamurti, all’americana Annie Halderman e alla Dama Bianca, ospite-fantasma.
La mostra è curata da Annamaria Azzolini e da Silvia Spada, è gratuita ed è allestita al secondo piano del Palazzo Baronale fino al 26 aprile. L’inaugurazione è prevista per il 20 dicembre alle 15.30 a Ca’ Stalla.