Housing First, dalla strada alla casa per ridare fiducia e dignità

Una rappresentazione pittorica del progetto Housing First fatta da una volontaria insieme ad un beneficiario.

“Da quando ho la casa sono più calma, più tranquilla. Quando dormi fuori hai paura, non ti senti sicura, devi dormire con un occhio chiuso e l’altro aperto. In quel periodo ho sofferto tanto”. “Mi sento più libero di entrare e uscire quando voglio, prima nel dormitorio dovevo uscire alle 8 la mattina, in inverno era dura. Adesso non mi comanda più nessuno”. “Sono riuscito a prendermi nuovamente cura di mio figlio”. “Nell’appartamento mi trovo molto bene perché mi è cambiata la vita rispetto a quando dormivo fuori, e posso tenere i fiori sul balcone che è una mia passione. Con i condomini vado molto d’accordo, per me è come una grande famiglia”. “Quando hai la casa hai un posto dove puoi ritornare”. “Per me è una rampa di lancio verso il futuro”. Queste sono alcune delle frasi che noi operatori abbiamo ascoltato dalle persone che in questi ultimi due anni sono entrate nel progetto “Housing First”.

Ma cosa vuol dire Housing First? Lo possiamo tradurre con “Prima la casa” ed è un progetto rivolto alle persone senza dimora con una lunga esperienza di vita in strada, che prevede che la persona passi direttamente dalla strada alla casa, in alloggi gestiti in autonomia senza l’obbligo di seguire trattamenti sanitari o di disintossicazione.

L’idea di fondo è che la casa rappresenta di per sé la condizione migliore perché una persona fragile possa ricominciare a prendersi cura di se stessa.

Avere una casa significa avere un luogo a cui tornare, una sicurezza, avere qualcosa di cui prendersi cura. Avere una casa porta a non vivere più alla giornata ma ad avere prospettive. Attraverso l’inserimento abitativo si creano le condizioni affinché la persona possa esercitare pienamente la sua capacità di scelta e di azione e riconoscersi ed essere riconosciuta a tutti gli effetti come cittadino.

Alla persona viene chiesta la compartecipazione alle spese di affitto nella misura del 30% del proprio reddito e l’accettazione di visite settimanali da parte di noi operatori.

Il nostro ruolo è quello di accompagnare gli ospiti nella loro quotidianità ed offrire supporto in qualsiasi ambito richiesto dalla persona, dalla gestione dell’alloggio, la convivenza con i condomini, l’accompagnamento per questioni sanitarie fino alla ricerca di una occupazione e la ricostruzione di relazioni sociali. Mai sostituendosi alla persona, ma trasmettendo fiducia e valorizzando il loro spirito d’iniziativa.

In Trentino Housing First al momento conta su dieci alloggi già operativi che ospitano 12 persone, di cui 2 donne.

Nel corso del 2021 stiamo lavorando per ampliare il progetto. In febbraio abbiamo aperto un alloggio a Levico per le persone dimesse dal carcere che non dispongono di un’abitazione e per le quali la strada potrebbe rappresentare una via di non ritorno.

Stiamo partecipando all’iniziativa benefica del Gruppo Poli “Coltiviamo i Vostri Progetti 6” grazie alla quale vorremmo aprire un nuovo alloggio ed organizzare un laboratorio di orto e cucina per gli ospiti. Per questo vi chiediamo di donarci i punti Cuore che potrete raccogliere facendo la spesa nei supermercati Poli, Orvea e Regina: il codice della nostra Associazione è 18!

Stiamo costituendo un gruppo di volontari che ci supportano in tutte le attività. Chi fosse interessato può contattarci all’indirizzo email hf.tn.rov@gmail.com.

Alberto, Lorenzo, Pietro, Simone
operatori del progetto Housing First

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