In Consiglio provinciale la manovra da 500 milioni per far ripartire il Trentino

Ha iniziato oggi il proprio iter in Consiglio provinciale con la relazione dell’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, il disegno di legge 96, che si propone di favorire la ripartenza economica del Trentino, mettendo in campo risorse della Provincia autonoma per oltre 230 milioni di euro e si prepara a destinarne all’economia altri 280 in arrivo dai provvedimenti nazionali.

Definito da Spinelli  “un provvedimento atteso, di cui si è già molto parlato e che in un certo senso rappresenta una sorta di spartiacque, almeno così ci auguriamo, fra quella che è stata l’emergenza Covid-19, con tutto ciò che ne è conseguito, e quella che invece è l’era post-Covid”, il Ddl impegna la Provincia per circa 230 milioni di euro, così ripartiti: “65 milioni relativi ad interventi per lo sviluppo del sistema economico, pari al 28%, 128 milioni per il sostegno delle imprese per fronteggiare gli effetti negativi della pandemia, pari al 56%, 28 milioni per interventi a sostegno dei lavoratori e delle famiglie, pari al 12%, e poi ulteriori 10 milioni per interventi diversi, pari al 4% delle risorse”, ha spiegato l’assessore Spinelli.

Gli effetti di questa manovra si completeranno con gli incentivi destinati alle imprese trentine derivanti dal decreto legge nazionale 41 del 2021 (che dovrà essere approvato dal Parlamento entro il 21 maggio), parte dei quali saranno di diretta gestione provinciale: “Ci si riferisce agli incentivi sul Fondo montagna per le imprese della filiera turistica (con una quota per la Provincia tra i 50 ed i 75 milioni), nonché ai contributi a sostegno dei maestri di sci (con una quota per la Provincia di circa 7 milioni di euro)” ha chiarito ancora l’assessore Spinelli. In totale tra risorse provinciali e nazionali saranno in campo oltre 500 milioni di euro.

Le misure contenute nel ddl 96 guardano anche allo sviluppo: oltre ai 65 milioni già citati vengono messi in campo ulteriori 12 milioni per il prossimo aumento di capitale dell’Aeroporto Catullo e per l’ingresso in Itas Mutua. La manovra è ulteriormente completata da un alleggerimento della pressione fiscale con la sospensione per tutti i contribuenti della prima rata Imis che scade il 16 giugno 2021.

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