Compie 125 anni il monumento a Dante, celebrato con una serie di iniziative

Nell’anno in cui si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, a Trento raddoppiano i festeggiamenti: compie infatti 125 anni il monumento al Sommo Poeta che domina l’omonima piazza del capoluogo. Un anniversario importante non solo per la storia della città, ma di tutta la provincia, visto il significato che assumeva ai tempi della sua inaugurazione, nel 1896, quando era considerato il simbolo della lingua e della cultura italiana nel multietnico impero austro-ungarico a cui apparteneva il Trentino, facendo così suscitare sentimenti e passioni contrastanti, dovute alla frattura culturale e politica di allora.

Sono davvero tante le iniziative messe in campo dalle istituzioni per celebrare la doppia ricorrenza: la Provincia autonoma di Trento, attingendo ai fondi dell’Archivio fotografico storico provinciale, in capo alla Soprintendenza per i beni culturali, e alla fototeca dell’Ufficio stampa, ha inaugurato dal 30 giugno la mostra virtuale “Obiettivo su Dante. Il monumento al poeta nello sguardo dei fotografi”. Filo rosso del percorso, che sarà ospitato sul portale dell’Ufficio stampa provinciale, è proprio il gruppo scultoreo a Dante modellato dall’artista fiorentino Cesare Zocchi

A partire dallo scorso giovedì 1 luglio invece, la mostra “Dalle Parole al Bronzo, propone  nel parco di Piazza Dante un dialogo tra le fotografie e i documenti storici sul monumento a Dante e sul parco che lo ospita e il progetto Dante Fluttuante dell’artista Angelo Demitri Morandini, dedicato alla lingua della Divina Commedia. L’installazione, curata da Elena Tonezzer, sarà visitabile tutti i giorni fino al 17 ottobre 2021.

Accanto alla mostra, ogni mercoledì di luglio, alle ore 18, nei pressi della Palazzina Liberty del parco di piazza Dante, sarà proposto un ciclo di INCONTRI in cui si approfondirà un aspetto della storia della piazza, del monumento, del suo uso simbolico e del rapporto con altri monumenti eretti in Tirolo. Ogni appuntamento sarà anche l’occasione per ascoltare l’analisi e la lettura di un canto dell’Inferno a cura di Elena Galvani e Jacopo Laurino di Stradanova Slow Theatre.

Questo il programma per il mese di luglio:

Mercoledì 7 luglio, ore 18
Luca Caracristi: Un parco di storie, da fiume a giardino
LA PROFEZIA DI CIACCO – Canto VI dell’Inferno
Superbia, invidia e avarizia sono
le tre faville c’ hanno i cuori accesi. (Inf. VI, 74-75)

Mercoledì 14 luglio, ore 18
Tommaso Baldo: Il monumento di Dante, ombelico del mondo
LA PROFEZIA DI FARINATA – Canto X dell’Inferno
Io avea già il mio viso nel suo fitto;
ed el s’ergea col petto e con la fronte
com’avesse l’inferno a gran dispitto. (Inf. X, 34-36)

Mercoledì 21 luglio, ore 18
Fabrizio Rasera: I volti di Dante: conflitti politici e culturali intorno al grande simbolo unitario.
I SIMONIACI – Canto XIX dell’Inferno
Fatto v’avete dio d’oro e d’argento;
e che altro è da voi a l’idolatre,
se non ch’elli uno, e voi ne orate cento? (Inf. XIX, 112-114)

Mercoledì 28 luglio, ore 18
Elena Tonezzer: Fantasmi di bronzo, monumenti civili in Tirolo prima della Grande Guerra
GUIDO DA MONTEFELTRO. UN CONSIGLIERE DI FRODE. – Canto XXVII dell’Inferno
Li accorgimenti e le coperte vie
io seppi tutte, e sì menai lor arte,
ch’al fine de la terra il suono uscie. (Inf. XXVII, 76-78)

In caso di pioggia gli eventi si terranno nello spazio del Liber Cafè (al piano terra della palazzina Liberty) nel rispetto delle normative anti Covid vigenti.

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