Le opere dell’artista trentino Liberio Furlini a Sant’Eufemia a Maiella

Liberio Furlini accanto alla Madonnina del boschetto.

“Tutto è cominciato nel 2012 con la realizzazione di un murales a Azzinano di Tossicia, provincia di Teramo. Fu una trasferta molto positiva che mi fece capire il grande valore di uscire dalla mia quotidianità per incontrare altri contatti umani e conoscenze artistiche”. Inizia così il racconto dell’artista trentino Liberio Furlini che ha appena completato un impegnativo lavoro, sempre in Abruzzo. Un percorso iniziato da lontano, nel 2013, dopo l’incontro con Lucio di Cosmo, di Sant’Eufemia a Maiella.

“Visto il lavoro di Azzinano mi propose di creare un percorso artistico nel suo paese. Con l’amministrazione comunale si diede così vita a un progetto artistico di valorizzazione: ‘Sant’Eufemia a Maiella com’era e com’è’. Percorso artistico basato su una serie di murales e altre forme di pittura”, spiega Furlini, che fin da subito inizia a realizzare alcune opere sul tema dell’emigrazione abruzzese. Dall’anno seguente, ha dipinto sulla pavimentazione della piazza dell’Emigrante, il gioco del risiko più grande del mondo; misura infatti 511,30 metri quadrati! Lungo l’abitato ha realizzato una serie di murales che raffigurano l’ambiente e le usanze del posto; altri rappresentano i lavori (la fienagione, il maniscalco); su una parete rivestita in pietra, Furlini ha dipinto il lupo, l’animale che con l’orso simboleggia il parco della Maiella.

L’intera parete est
del municipio

“Quest’anno – spiega l’artista – ho realizzato il murale sulle facciate esterne del municipio di Sant’Eufemia che ritengo il più rappresentativo. Sono visibili alcuni scorci del paese di Sant’Eufemia a Maiella e di Roccacaramanico, piccolo ma particolare borgo situato alle pendici del monte Morrone. È ben visibile la pittura della Madonnina del boschetto statua costruita nel 1954 sopra il paese e in seguito riposizionata al parco, meta tutt’oggi di grande venerazione. Altra attività dipinta è quella del pastore e non poteva mancare l’immagine di una grande aquila che sorvola la Maiella”. I colori utilizzati da Furlini sono costituiti da pigmenti (terre e ossidi) con il fondo a base di sabbia, calce e polvere di marmo.

Nel presentare gli ultimi lavori, che saranno inaugurati con una grande festa di paese sabato 24 luglio, il sindaco Francesco Crivelli ha commentato: “Quest’anno sono giunto al decimo anno di mandato e il maestro Furlini lo considero un compagno di viaggio al quale va la gratitudine di tutta la nostra comunità per averne tracciato il cammino donandole segni identificativi del nostro territorio e della nostra storia”.

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