Sorasas, suggestivo balcone sulla Valle dell’Adige

Attraverso la vegetazione si aprono ampi scorci panoramici verso la Valle dell’Adige

Quest’anno ricorrono i 20 anni dalla riapertura della strada militare che consente di compiere il periplo del Monte Sorasas, con amplissima vista su tutta la porzione di Valle dell’Adige da Lavis fino a Trento. Gran parte di questo accesso era rimasto coperto dal bosco, che aveva lasciato aperto solamente un piccolo sentiero. L’opera congiunta dell’Azienda Forestale Trento- Sopramonte e del Nucleo Nu.Vol.A. della Sezione A.N.A di Trento permise il recupero dell’infrastruttura stradale che fungeva da accesso alle fortificazioni del settore V della Festung Trient. Si snoda lungo il ciglio della imponente parete rocciosa a strapiombo sulla Valle dell’Adige.

A oltre cento anni dalla costruzione, la visita della strada e delle opere militari che ancora si incontrano lungo essa, comporta un emozionante salto indietro nel tempo. Contemporaneamente, nell’osservare dall’alto la valle sottostante, si vive un singolare contrasto. Di tutto quello che cent’anni fa si vedeva da quassù non vi è quasi più traccia. Solamente il corso dell’Adige, la linea della ferrovia del Brennero e qualche edificio oramai nascosto tra tanti altri, sono ciò che chi guardava questo panorama a quel tempo potrebbe riconoscere. Mentre questi luoghi sono rimasti dimenticati e riconquistati dalla vegetazione, nella Valle dell’Adige tutto è cambiato: la città e le sue infrastrutture hanno divorato le campagne di cui è rimasto ben poco.

La passeggiata ha origine presso l’area ricreativa Fer de Caval (512 m), che si raggiunge passando attraverso la parte nuova del paese di Cadine. L’itinerario è descritto in senso antiorario. Seguendo le indicazioni per il Soprasasso, la strada, all’inizio asfaltata, poi sterrata, conduce lungo la Val Granda fino alla Poza dei Pini (678 m), dove incontriamo il sentiero 627 di San Vili. Il segnavia segue la nostra strada per tutto il tratto “panoramico” ed oltre. Una deviazione sulla sinistra porta alla “fuciliera”.

Proseguendo, la strada compie alcuni stretti tornanti e raggiunge quota 800 metri. Da questo punto, attraverso la vegetazione si aprono ampi scorci panoramici verso la Valle dell’Adige, seicento metri più in basso. Il rombo delle attività antropiche giunge fino a qui. Ad uno slargo si trovano alcune caverne, una delle quali è adibita a ricovero con il nome di Baita Laura (783m). Poco oltre altri ruderi ed il sentierino che porta al Pontesel, punto panoramico in eccezionale posizione. Proseguendo il segnavia 627 accompagna in discesa verso Poza de la Casara (690 m), radura attrezzata a punto di sosta, con rustici croce ed altare. Per chiudere la passeggiata si scende lungo la sterrata fino a Fer de Caval o, per accorciare un po’, si segue il sentiero fino alla Calcara ed al posteggio.

PUNTI DI INTERESSE

FORTE DI CADINE
www. museostorico.it Costruito nel 1861 aveva il compito di bloccare l’accesso a Trento. Restaurato, nel 2018 ha ricevuto l’European Heritage Label. Visitabile da martedì a domenica, ore 10.00-18.00. Lunedì chiuso.
SENTIERO DI SAN VILI
Realizzato e promosso dalla S.A.T. nel 1988, unisce la città di Trento con Madonna di Campiglio: la figura del patrono San Vigilio con il luogo ove la S.A.T. venne fondata. Guida dal titolo “Il sentiero di San Vili” di Gian Paolo Margonari e Franco de Battaglia – 2013.
FESTUNG TRIENT – FORTEZZA DI TRENTO
Dal 1860, per difenderla dalla minaccia del Regno d’Italia, attorno alla città di Trento venne costruita una linea difensiva che rimase attiva fino al 1916. Sempre ammodernata ed adeguata alle esigenze belliche nel tempo, con lo spostamento del fronte verso gli Altopiani venne dismessa e gli armamenti trasferiti su altri fronti.

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