“Eliminare la violenza del cuore”

Le parole del vescovo Bressan in occasione delle Celebrazioni di Ognissanti e dei defunti

In occasione della festa di Tutti i Santi e della commemorazione dei defunti il vescovo mons. Luigi Bresan ha presieduto i riti liturgici al Civico cimitero cittadino, dove nel rispetto della tradizione si sono raccolte centinaia di persone provenienti non solo dalla cerchia urbana, alle quali ha posto l'interrogativo sull'anomalia del recitare “un inno di lode per chi è in cielo” in un camposanto in mezzo alle tombe.

La risposta – ha sottolineato Bressan – sta nella fede che “ci dice che con la morte la vita 'non è tolta, ma trasformata' e che se ci siamo impegnati su questa terra a costruire il regno di Dio entreremo nel suo regno di gloria”. Sono considerazioni evidenziate anche da quanti, sacerdoti e religiosi, hanno celebrato analoghi riti in tutti i cimiteri anche nell'estrema periferia del Trentino dove le famiglie hanno anticipato le due ricorrenze con un riordino delle tombe di famiglia e la posa di fiori e lumi. Qualche buon'anima nel totale anonimato, specie nel piccoli paesi o nelle frazioni dotate di camposanto, si ricorda anche di coloro che non hanno più nessuno per un segno floreale e una preghiera. Certo le aspersioni e i testi sacri, l'omelia e le preghiere, sono indirizzati a tutti perché – come ha ricordato il vescovo – “è contrario alla tradizione cristiana il voler ignorare i morti, quasi non si fossero sacrificati per noi e non fossero ancora, in ogni caso, nostri fratelli e sorelle”.

Per Bressan l'esistenzialismo ateo e un “battage assordante di eventi ed emozioni può far dimenticare l'angoscia esistenziale”, esaltando l'uomo in sé, ma un giorno o l'altro ogni persona dovrà porsi “le questioni ultime della sua vita”, mentre altri ancora “cercano di annebbiare il lutto con mode macabre o con presunte forze vitali da evocare con medium o oscure ritualità”. Citando la Bibbia ha poi osservato come l'uomo sin dalla creazione, nella sua composizione di materialità e di spirito e nella sua capacità di scelta etica, ha una dignità che supera quella degli esseri vegetali e animali, assioma che ha consentito lo sviluppo della migliore tradizione europea. Oggi al contrario si sta perdendo la scala dei valori, tanto che la vita umana non è più collocata al primo posto sia per quanto riguarda la nascita che la vecchiaia, l'invalidità e le scelte economiche. Per il vescovo vanno dunque ripresi” per la sanità, l'equilibrio e il futuro della nostra civiltà” quei concetti della metafisica cristiana, che si sono manifestati pure nei migliori documenti sia internazionali che nazionali sui diritti fondamentali dell'uomo. Concetti ripresi alla Messa per le vittime dei conflitti bellici, di fronte al monumento al milite ignoto e ai caduti di tutte le guerre. “Non siamo qui – ha detto – per esaltare un conflitto o commemorarne l'inizio come un fatto positivo, ma per piangere con chi ha sofferto da una parte e dall'altra, per affermare in modo chiaro “che ogni vita umana va rispettata e non può essere sacrificata a un'ideologia, ed ancor meno ad un progetto politico o anche religioso”. Il messaggio di Cristo è giusto l'opposto dell'approccio di chi “pretende il potere di vita e di morte sugli altri”, al quale si contrappone il principio dell'amore del prossimo, del rispetto dell'altro, del comandamento di non uccidere ed anzi di non offendere nemmeno con la parola e la costruzione di una famiglia “sempre più solidale”. Citando le parole di Papa Francesco a Redipuglia del 13 settembre scorso (la guerra è folle, il suo piano di sviluppo è la distruzione), mons. Bressan ha ricordato anche il primo conflitto mondiale e le dichiarazioni dei Papi Pio X contro la “funestissima guerra”, di Benedetto XV sull'”inutile strage” e del vescovo Celestino Endrici che invitata i fedeli a pregare “perché Dio abbreviasse i giorni della prova”, ricordando lo stato di desolazione dell'Europa “devastata dal ferro e dal fuoco, coperta di sangue di fratelli” e il rinnovarsi del “vaccino della violenza” appena vent'anni dopo. Ha quindi invitato tutti ad opporsi a sistemi di distruzione della vita umana, restando saldi nell'impegno per la pace”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina