Itas, si riparte con Lorenz

Gli obiettivi della Mutua nelle parole del riconfermato presidente: “Più attenzione ai controlli”

“Rafforzare i sistemi di controllo”. E’ uno degli obiettivi dichiarati del nuovo Consiglio di Amministrazione di Itas Mutua dopo le note vicende che lo scorso anno hanno interessato la Compagnia. Giovedì scorso il riconfermato presidente Fabrizio Lorenz, uscito vincitore dalle elezioni con la sua squadra, ha presentato i nuovi incarichi e l’obiettivo di rnuo. E’ stata prevista la nuova figura di amministratore delegato, identificata nel manager friulano Raffaele Agrusti, che mantiene anche la carica di direttore generale della compagnia.

Il presidente Lorenz sarà affiancato dai vicepresidenti Giuseppe Consoli e Gerhart Gostner ed ha annunciato un decisio taglio dei compensi: si passa complessivamenta da un milione a 800 mila euro a meno di un milione, con riduzioni anche superiori al 25%.

“Raccogliamo con responsabilità il patrimonio di questa Compagnia che ha 200 anni di storia – ha spiegato il presidente ai microfoni di radio Trentino inBlu – dobbiamo riconsolidarla e svilupparla a livello nazionale per riconsegnarla a chi verrà dopo di noi”.

Quali priorità vi siete dati, presidente Lorenz?

Abbiamo attuato un rafforzamento dei controlli e della governance, per far valere quella professionalità che ci ha sempre contraddistinto nel nostro ruolo all’interno della comunità trentina. Abbiamo approvato un piano industriale triennale che prevede una crescita annua del 4%, superiore a quella media del mercato. La parola d’ordine è disciplina sulla redditività: dobbiamo crescere con equilibrio e nel rispetto dei valori della Mutua”.

Come si presenta il mercato del 2018?

E’ ancora una situazione molto difficile ma pensiamo di riuscire a raggiungere gli obiettivi, sfruttando al massimo le acquisizioni che abbiamo fatto. Abbiamo superato la quota di un milione di soci assicurati. Vogliamo mantenere anche il ramo Vita che per noi è importante come ramo di servizio.

A proposito sono noti i rapporti avviati con Cassa Centrale Banche per una partnership?

Certamente, vista la comune origine mutualistica e le numerose affinità, riteniamo questi rapporti molto importanti, soprattutto nell’ambito della previdenza. Ci proponiamo loro come partner di riferimento.

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