Katinka che sognava di scrivere

Annet Huizing – traduzione di Anna Patrucco Becchi

“Come ho scritto un libro per caso”

La Nuova Frontiera Junior, 2018

155 p. € 14,50

Età di lettura: da 12 anni

Show, don’t tell”, cioè, “mostra, non raccontare”, è uno dei tanti consigli che la famosa scrittrice Lidwien dà a Katinka, la ragazzina protagonista di “Come ho scritto un libro per caso” (La Nuova Frontiera Junior). E Katinka, che vuole diventare scrittrice, impara a farlo benissimo. Katinka ha tredici anni e ha perso la mamma da piccola. Vive con suo fratello e suo padre. Katinka ama scrivere da sempre. È ricca di fantasia e la sua testa è piena di storie. Sogna di pubblicare un libro, ma, non sapendo da che parte cominciare, chiede aiuto all’anticonformista Lidwien, sua vicina di casa, una donna ricca di umanità, che riesce a trasmetterle le sue esperienze di narratrice e a darle utili indicazioni per scrivere bene. Nella vita di Katinka entra, intanto, anche Dirkje, una giovane donna di cui il padre si innamora. Per Katinka non è facile accoglierla: sono ancora troppo vivi in lei la memoria del passato e l’amore per sua madre. Nel corso del romanzo, però, Katinka, grazie alla passione per la scrittura e ai consigli di Lidwien, cresce e, lasciando tempo al tempo, pian piano ogni cosa per lei si sistema.

Un romanzo bellissimo che si legge in un fiato. Una storia importante che affronta temi impegnativi, ma lo fa con intelligenza e lievità. Un libro onesto per ciò che racconta e come lo racconta. Anche la traduzione, lasciando nomi e cultura nederlandesi, contribuisce a questa onestà riuscendo a mantenere alto il livello linguistico senza pagare nulla in bellezza e poesia: una lingua melodiosa, ma vera e vicina al linguaggio di una tredicenne.

In questo romanzo, come in molta narrativa per ragazzi che viene dall’estero, dai paesi del Nord Europa in particolare, si riscontra una forza particolare che manca a quella italiana: la capacità di essere leale, vera e diretta nel raccontare, senza evitare nessun argomento. Difficilmente, per esempio, in un romanzo italiano si troverebbe la descrizione della visita di una ragazzina da sola al forno crematorio dove è stata cremata sua madre. Una storia di valore che rappresenta, senza didascalismi, la psicologia dei personaggi e ne mostra le emozioni, per cui il racconto, vera educazione sentimentale, non è mai fine a se stesso.

Contemporaneamente, e qui sta anche la grandezza di questo libro, la narrazione della storia di Katinka costituisce un vero e proprio manuale di scrittura creativa con idee, suggerimenti e consigli per scrivere un buon libro con tecniche narrative efficaci, dialoghi ben costruiti, cura nella scelta delle parole, presenza di diversi punti di vista e eliminazione del superfluo, accettando anche di mettere in discussione quanto scritto. Un buon libro che ben esplicita ciò che lo rende tale. Da consigliare anche agli adulti.

vitaTrentina

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