Premio Itas a Manolo

Brizzi: “L’editoria di montagna più viva che mai”

Cresce l’interesse attorno al libro di montagna. Non solo per la folla di lettori che ha visitato il tendone di MontagnaLibri in piazza Fiera ma anche per l’interesse attorno al Premio Itas, Alla rassegna del Libro di Montagna sono arrivate 88 opere pervenute, di oltre 50 case editrici, un unico filo conduttore: la montagna, da ammirare, amare, raccontare, vivere. Il concorso letterario dedicato proprio alla passione per l’altitudine e arrivato alla 45^ edizione, ha premiato sabato 4 maggio i suoi vincitori nell’ambito del 67° Trento Film Festival.

La giuria, presieduta da Enrico Brizzi, che comprendeva anche il vincitore 2017 Paolo Cognetti, ha premiato come miglior opera narrativa Il Legame di Simon McCartney (Alpine Studio), che racconta la clamorosa esperienza dell’autore, scampato alla morte sul Denali e ritrovatosi a vivere una vita “diversa”, senza la montagna. Un ricordo delle sue imprese, condivise col compagno di scalate Jack Roberts, scomparso alcuni anni fa: stralci dei diari di fine anni 70 e racconti delle imprese che furono, tra sogni e voglia di libertà.

Come migliore opera non narrativa, premiato invece Manolo con Eravamo immortali (Fabbri Editore), proprio sul tema del bisogno di libertà e della ricerca di un modo di vivere autentico e pieno. Nella categoria migliore opera narrativa per ragazzi, Alessandro Boscarino con K2. Storia della montagna impossibile (Rizzoli) cerca di creare un libro-gioco con la fantasia a farla da padrone, raccontando le imprese sulla seconda montagna della Terra.

Si è meritata invece una menzione speciale l’opera Abschnitt. Adamello 1915-1918, di Tommaso Mariotti e Rudy Cozzini (Parco Naturale Adamello Brenta), sul tema della Guerra Bianca in Adamello.

“Gli autori, premiati nel corso della cerimonia organizzata congiuntamente con il Trento Film Festival, hanno riscosso la piena approvazione dei giurati, – spiega Enrico Brizzi, Presidente della giuria – ma mai come quest’anno sarebbe stato d’uopo assegnare riconoscimenti e segnalazioni a diversi volumi, segno che l’editoria di montagna è più viva che mai”.

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