Un “giocattolo” speciale

Un sistema interattivo per l’invenzione narrativa di storie multimediali. La sperimentazione in 5 scuole materne del Trentino

Si chiama I-Theatre, ed è la nuova frontiera delle tecnologie a sostegno ed integrazione alla didattica della prima infanzia. Un tavolino “magico”, colorato, dotato di uno schermo touchscreen, sul quale i bambini possono costruire le loro creazioni, trasferirle al formato digitale attraverso il cassetto-scanner, salvarle nel contenitore personale, esportarle su qualsiasi dispositivo elettronico, mediante USB e dunque condividere così le proprie creazioni all’interno della scuola, regalarle ad amici, genitori, nonni. Realizzato in Trentino da Edu-Tech srl, I-Theatre è frutto di un progetto di ricerca e sviluppo ad opera di un team multidisciplinare di ricercatori, educatori, tecnici, designer per costruire un giocattolo speciale di educazione alle tecnologie per i bambini, dai 3 ai 6 anni, per entrare nel mondo digitale nel quale peraltro sono spesso già immersi, superando il loro uso individuale e trasformarle in strumenti di socialità.

I–Theatre è stato il protagonista del progetto “Tecnologie e processi di integrazione sociale: un progetto di innovazione” presentato in conferenza stampa martedi 17 giugno presso la Federazione Provinciale delle Scuole Materne, dal presidente della Federazione delle scuole materne Giuliano Baldessari, dal direttore Lucia Stoppini, da Egidio Formilan, responsabile Ufficio Studi ed Educazione Cooperativa della Federazione Trentina della Cooperazione, da Giuseppe Armani e Fiorindo Spotti di Cassa Centrale Banca, da Alberto Carli e Federico Albiero di Edutech srl e dalla responsabile del progetto di ricerca Ilaria Mancini, coordinati da Silvia Cavalloro, del settore ricerca e formazione. Il progetto innovativo avviato nel mese di gennaio in 5 scuole materne del Trentino, Fiera di primiero, Mezzolombardo, Pieve di Bono, Povo e Tenno, ha dato, grazie alla disponibilità delle insegnanti e alla fantasia dei bambini, dei risultati divertenti: drammatizzazioni, storie e racconti, animazioni, filmati.

Questa sperimentazione è un investimento nel quale la Federazione provinciale delle scuole materne crede molto e che auspica di allargare anche ad altre sedi. Finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, il progetto ha trovato sostegno anche da parte della Cooperazione Trentina, per le potenziali finalità di educazione cooperativa insita nelle dinamiche del suo utilizzo. L’iniziativa infatti è di indubbio interesse come potenziale risorsa e supporto all’attività didattica nella misura in cui serva a promuovere l’utilizzo socializzante degli strumenti e dei linguaggi multimediali, favorisca il lavoro di gruppo, mettendo in relazione la creatività dei bambini, la loro capacità di collaborare, sviluppare il mutuo aiuto, l’inclusività, la partecipazione collettiva e democratica per uno scopo comune e condiviso. Puntare dunque allo sviluppo di uno spirito cooperativo, che mitighi l’individualismo oggi prevalente, che addomestichi attraverso il gioco la forza a volte anche isolante della moderna tecnologia.

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