Gtv: “I nostri valori sono a rischio”

I tagli della Giunta provinciale, mettono in discussione l’intera cooperazione internazionale allo sviluppo

Il Gruppo Trentino di Volontariato (Gtv), organizzazione non governativa trentina che si occupa di cooperazione internazionale, in particolare nel Sud Est asiatico, e di educazione alla cittadinanza globale aggiunge la sua voce a quanti si sono detti contrari alla volontà della Giunta provinciale di Trento di ridimensionare fortemente l’aiuto pubblico ai progetti di cooperazione internazionale portati avanti dall’associazionismo locale (si vedano in proposito gli interventi delle Acli Trentine e del coordinamento FaRete, cui abbiamo dato voce sul numero 27 del nostro settimanale).

“Con la legge di assestamento di bilancio la giunta provinciale ha proposto di abolire la quota simbolica dello 0,25% del pil destinato alla cooperazione internazionale allo sviluppo. È una cifra simbolica, non mette sicuramente a rischio le attività del nostro territorio coperte con il 99,75% del pil. E’ simbolo di un’idea di mondo, aperto, solidale, curioso e che vuole mettersi in relazione responsabilmente con l’altro e l’altrove. Ma allora se parliamo di valori così universali e riconosciuti, perché mettere mano a queste risorse? Davvero il 99,75% delle risorse non ci bastano? No, noi non crediamo che toccare lo 0,25% sia fatto per rimettere a posto altre partite. Crediamo serva per dare un chiaro messaggio”, scrive il Gruppo Trentino di Volontariato sul proprio sito. “Si tocca questa percentuale simbolica per raccontare che il mondo che ci siamo sempre immaginati fino ad ora debba essere sostituito con un mondo chiuso, pieno di rancore ed egoista attraversato dall’insensibilità e dalla sopraffazione. Un mondo dove la solidarietà, la reciprocità, l’empatia e la coesione sociale non avranno più posto, dove il senso di stare al mondo sarà dato solo dal famoso detto ‘mors tua, vita mea’. Questa quota, una percentuale simbolica per noi, ma così significativa nei nostri paesi partner, esiste per dare tutela ai più vulnerabili che non hanno nessuno che li difenda, che porti avanti le loro cause. Stiamo parlando per esempio di Hoa, una guaritrice vietnamita che ha trovato in uno dei progetti di GTV una possibilità di generare un piccolo surplus di reddito dalla vendita delle piante medicinali che con sapienza raccoglieva in foresta. E così ha potuto mandare le sue figlie a scuola. Stiamo parlando di Dinh una signora che deve percorrere 8 km al giorno per recuperare l’acqua potabile. Quando ha saputo che GTV stava per costruire un acquedotto per il suo villaggio si è emozionata ed ha pensato ai suoi figli che forse potranno dedicarsi ad altro piuttosto che perdere ore e ore ogni giorno per procurarsi acqua”.

“Hoa e Dinh – rimarca il Gtv – sono solo 2 esempi delle più di 1.000 persone che abbiamo raggiunto nel 2018 in Vietnam con progetti finanziati da Provincia Autonoma di Trento tramite lo 0,25% ed altri donatori. Essi non potranno più beneficiare delle attività che da ormai 20 anni caratterizzano il nostro operato di sviluppo di comunità”.

Destinare una percentuale simbolica del proprio pil ad attività di cooperazione internazionale allo sviluppo (l’indicazione era lo 0,7%) è un’idea nata in seno alle Nazioni Unite come suggerimento per ogni governo nazionale o locale, ricora il Gtv: “Danimarca, Svezia, Norvegia, Unione Europea e tanti altri lo hanno fatto e continuano a farlo. Anche noi, nel nostro piccolo qui in Trentino eravamo una delle realtà in Italia più citate e più guardate con interesse a livello nazionale per questo impegno preso nel lontano 1991. Ora che questo impegno viene meno, si chiudono tutte quelle esperienze consolidate che avevano creato relazione, speranza ma anche competenze e professionalità. Ma no, noi non staremo solo a guardare distruggere tanto valore e tanta umanità”.

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