Family Time, spazio alle relazioni

Creare e sostenere legami, investire nelle relazioni e negli incontri: è questo il “filo rosso” in grado di unire e raccogliere le proposte provenienti dal territorio, incluse nel programma 2014-15 di Family Time, giunto alla sua seconda edizione. Anche quest'anno il progetto promosso dalla Comunità Alto Garda e Ledro – in collaborazione con i Comuni di Arco, Dro, Drena, Ledro, Nago-Torbole, Tenno, Riva e in raccordo con enti, cooperative sociali e associazioni di volontariato – intende porsi in continuità con le iniziative che negli ultimi tempi hanno accompagnato ragazzi e genitori nell’esplorazione della propria esperienza di crescita familiare, favorendo le competenze personali e valorizzando i singoli ruoli nell’ottica di una progettazione sempre più partecipata.

Proseguendo in questa direzione, Family Time prevede dunque ancora una volta dei percorsi che, con organicità e stabilità, si muovano verso la costruzione di reti solidali, per incrementare la partecipazione attiva delle famiglie alla realizzazione di risposte alla solitudine, alla fragilità emotiva e alla voglia e bisogno di condivisione. Gli incontri formativi – quest'anno più calibrati e affinati rispetto al 2013 – si rivolgono a coppie, genitori, single, bambini e ragazzi, con l’obiettivo di proporre nuovi modi di vivere le relazioni familiari dentro il tempo di oggi, e permettere loro di sostare, fermarsi e trovare spazi di tregua restando in contatto con sé stessi e con gli altri.

L’incertezza educativa attraversa infatti ogni giorno la vita di ognuno e mette a dura prova i legami. C’è però il rischio che le famiglie si chiudano in una sfera privata di solitudine e disorientamento: è importante pertanto creare nuove modalità di relazione, di accompagnamento, che sappiano diventare incontro, rassicurante e non giudicante, stimolante e non frenetico, che facilitino la scoperta delle risorse interne e, nel contempo, divengano sostegno, promuovendo stili di vita sani e consapevoli. Realizzare insomma una cultura della famiglia, cominciando a riconoscerne i valori, favorendo competenze, sostenendo la crescita delle persone nella direzione del benessere personale e collettivo, educandole a rendersi immuni dai disagi esterni, coinvolgendole per far sì che siano loro stesse a trovare gli strumenti di lettura della propria realtà.

“Le iniziative del progetto Family Time si sono sviluppate a partire da un’attenta analisi dei bisogni del territorio e sono supportate da strategie di coinvolgimento, lavoro di rete e attivazione locale”, spiegano la consigliera delegata della Comunità di valle Maria Cristina Rizzonelli e la psicopedagogista Sabrina Zanon. In quest’ottica, è stato fondamentale far precedere alla fase progettale una preliminare concertazione tra alcuni attori sociali presenti sul territorio, innestando un virtuoso processo di riflessione, scambio e condivisione.

“Grazie alle risposte positive ricevute un anno fa – che hanno palesato l'esistenza di un bisogno e di un interesse – la volontà è dunque quella di continuare a perseguire la strada intrapresa, di non fermarsi”, concludono Rizzonelli e Zanon. “In una prospettiva di penuria di risorse, la tendenza nel tempo sarà quella di favorire il più possibile l'autogeneratività, con la speranza che l'esperienza maturata possa portare alla creazione di un protagonismo familiare, in futuro esso stesso promotore di queste iniziative”.

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