Il debutto del golf e del rugby a 7

Alla XXXI Olimpiade faranno il loro debutto il rugby a 7 e il golf, che torna a far parte del programma olimpico dopo oltre un secolo.

Il rugby ha fatto parte dei Giochi per quattro edizioni dal 2001 al 2013. Il rugby a 7 è derivato dal rugby. Dato che i giocatori si trovano a ricoprire spazi di campo molto più ampi rispetto al rugby union, le loro caratteristiche principalmente sfruttate in questa disciplina sono la velocità e l’agilità, piuttosto che la forza e prestanza fisica maggiormente richieste nel corrispettivo sport a 15. I giocatori in azione sul campo sono 7 e altri 5 sono pronti a sostituirli; alle mischie ordinate e alle rimesse laterali partecipano 3 giocatori. La partita si divide in 2 tempi di 10 minuti l’uno con intervallo di 2 minuti quando si tratta della partita finale di un torneo importante altrimenti ogni tempo dura 7 minuti con intervallo di 1 minuto. La trasformazione di una meta avviene calciando in drop e non è previsto il calcio piazzato, mentre la squadra a riprendere il gioco dopo una meta è quella che l’ha realizzata.

Il campo da golf della Reserva de Marapendi, nella zona Barra da Tijuca a Rio de Janeiro, vedrà sia il torneo maschile (dal 12 al 15 agosto), sia quello femminile (dal 6 al 9 agosto). Si tratta della terza presenza del golf nei Giochi olimpici, dopo Parigi 1900 e Saint Louis 1904. I partecipanti saranno 60 per ciascun torneo. Si tiene conto del ranking fino a un massino di due per nazione. Il regolamento prevede che per ciascun torneo vengano giocate 72 buche. In caso di parità in uno dei primi tre posti, verrà disputato uno spareggio di tre buche. Sono quattro gli azzurri del golf che hanno conquistato la qualificazione olimpica per Rio 2016: Francesco Molinari e Nino Bertasio (nella foto) tra gli uomini, Giulia Molinaro e Giulia Sergas tra le donne.

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