Il succo? La solidarietà

Studenti di San Michele e ragazzi dell'AGSAT al lavoro insieme per spremere dalle mele un valore aggiunto

Nel frutteto di maso Zancanella, a Spini di Gardolo, sono state raccolte nei mesi scorsi 2 tonnellate di mele che hanno prodotto 1500 litri di succo “solidale”. Solidale perché ad impegnarsi nel lavoro sono stati 7 ragazzi tra i 12 e i 29 anni che frequentano l’Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino (Agsat) che ha sede proprio a Trento nord e 16 studenti di una terza classe del Centro di istruzione e formazione della Fondazione Mach di S.Michele all’Adige guidati dal prof di scienze Alessandro Di Martino.

Ma è succo solidale anche perché la vendita ad offerta libera dei cartoni da 3 litri servirà a contribuire al sostegno dell’associazione che si occupa di una quindicina di ragazzi autistici, affetti da un disturbo psichico che si manifesta fin dalla più tenera età e che coinvolge la sfera relazionale provocando deficit di natura verbale e non. Per trasformare il frutto in succo è intervenuto un piccolo imprenditore, Italo Casotti, che con il suo Succomobile, un camioncino debitamente attrezzato, ha dato il via alla trasformazione. La scorsa settimana a maso Zancanella, alla presentazione dell’iniziativa di integrazione sociale, Roberto Oberburger – presidente dell’Agsat, associazione costituitasi con lo scopo di “rispondere a esigenze di tipo riabilitativo sanitario-sociale per soggetti con autismo e/o con sindromi correlate” – ha sottolineato che “l’integrazione sociale dei ragazzi autistici, e comunque di chi è disabile, è ben al di là da venire. Faccio solo un esempio, tanto per capirci. Perché mai le paralimpiadi si svolgono separatamente dalle olimpiadi dei “normodotati”? Se ci fosse vera integrazione, si dovrebbe competere nello stesso posto e periodo, seppur in gare distinte”.

In provincia di Trento si stima che le persone affette da autismo siano tra le 2000 e le 2500. Nel 2014 sono stati registrati 26-27 casi conclamati. Nel corso dell’incontro – al quale hanno partecipato anche gli assessori provinciale Luca Zeni, comunale Mariachiara Franzoia e Maurizio Camin della cooperativa sociale Arianna – Sabrina Dalpiaz, presidente della cooperativa sociale autismo di Trento (Csa), ha affermato che “iniziative di questo tipo sono un momento, importante, di socializzazione e integrazione per i ragazzi, anche con il mondo della scuola”. E a questo proposito, Alessandro Di Martino della Fondazione Mach ha ricordato che “da anni gli studenti dell’istituto si impegnano a diretto contatto con diverse realtà che operano nel campo del disagio”.

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Dove si trova

Per chi volesse acquistare il “succo solidale”: maso Zancanella, località Palazzine 7, Spini di Gardolo (Trento), tel. 0461 420351, aperto dal lunedì al venerdì con orario 8-17,30.

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