Le matite fanno ancora sorridere

E’ terminata la scuola, ma non si è conclusa l’attività allo Studio d’arte Andromeda di Trento. Nella storica sede di Palazzo Bortolazzi in via Malpaga 17 stanno per partire i laboratori estivi rivolti ai bambini e non solo (le varie proposte sono sulla pagina Facebook dell’Andromeda, per informazioni e iscrizioni: studioandromeda@gmail.com, tel. 3400820751).

Quelli appena passati sono stati mesi ricchi di soddisfazioni per gli artisti, piccoli e grandi, dello Studio Andromeda. Qualcuno, ormai sicuro nel padroneggiare le varie tecniche artistiche, è già avviato in un proprio percorso professionale – è il caso di Mattia Franceschini che con trepidazione ha annunciato agli amici dell’Andromeda di aver firmato un contratto per curare una pagina satirica sulla rivista JazzIt – o ha raccolto significativi consensi – come Letizia De Pedri, le cui tavole frutto di un viaggio nei campi di concentramento nazisti sono state esposte alle Gallerie Piedicastello e una cui illustrazione si è conquistata il terzo posto al concorso “Sergio Frediani”, e Andrea Oberosler allo stesso concorso ha esposto una sua tavola pubblicata poi in catalogo. Gli stessi giovani professionisti sono stati tra gli insegnanti dei laboratori grafico-creativi animati a Palazzo delle Albere in occasione della manifestazione “Biblioè” a fine aprile. Per il secondo anno infatti lo Studio Andromeda ha partecipato alla festa del sistema bibliotecario trentino, mettendo a disposizione l’apporto creativo dei ragazzi e delle ragazze dei laboratori di illustrazione e fumetto, che hanno curato l’allestimento di totem e pannelli decorativi e realizzato delle graphic novel. Storie a fumetti sono state protagoniste anche delle tavole sul tema “Storie d’amore e storie amare” pensate per la ricorrenza dell’8 marzo ed esposte nelle fioriere del centro città. Significativa anche la presenza alla 12a edizione del Festival dell’Economia di Trento con la mostra “Sorrisi dal Mondo”, che ha proposto in piazza Battisti dal 2 al 4 giugno le opere di più di 250 artisti da tutto il mondo.

Ma la fonte maggiore di soddisfazione, sottolineano Assunta Toti Buratti e Salvatore Crisà, viene dall’attività del Laboratorio di disegno umoristico sostenuto e promosso dalle Politiche Giovanili del Comune di Trento. I giovani partecipanti hanno lavorato sul concetto di “libertà”; l’allestimento curato per “Biblioè” ha permesso di mostrare quanto sia indovinata la formula del Laboratorio, che accostando la presenza dei ragazzi più grandi ormai avviati, in molti casi, verso l’attività professionale accende l’interesse e la curiosità dei più giovani.

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