Baselga, turismo e piccoli frutti

Il nome del Comune di Baselga deriva dalla voce latina Basilica. Pinè deriva invece dal latino Pinetum, cioè pineta, bosco di pini. In documenti risalenti al 1220 troviamo la dicitura Plebe Pinedi e de Pineto. Dalla forma antica di Pyneit (cioè Pinait) ne sono derivate le forme pinetani e pinaitri con riferimento ai suoi abitanti, mentre quelli di Baselga sono Baselghéri.

Lo stemma adottato nel 1982 reca un pino con 10 rami (che identificano le dieci frazioni) su sfondo azzurro cielo e alla base tre fasce ondulate di colore verde, blu e grigio. I tre colori stanno ad indicare i boschi (di cui è ricca la Comunità), le acque (lago della Serraia) e “l’oro rosso”, cioè il porfido. Gli ornamenti sono quelli di Comune con corona murale d’argento ad una porta, due finestre e cinque merli ghibellini, senza fronde.

Il paese è antico, ma la prima citazione ufficiale risale al 1160 e nel 1253 è citato come “Magnifica comunità Pinetana”. La zona è famosa per la “Comparsa” da quando una pastorella, Domenica Targa della frazione di Montagnaga, il 14 maggio 1729 ebbe la visione della Vergine. L’economia pinetana segue tre direttrici: l’attività estrattiva del porfido, l’agricoltura assai specializzata e tecnologicamente avanzata diretta alla coltivazione di piccoli frutti (fragole, mirtilli, ribes, lamponi) e il turismo.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina