Besenello, sotto il castello ridenti vigneti

Il nome deriva dal Dosso e dall’omonimo castello che domina il paese. Nel 1172 un documento parla di un Besenum e quindi di un Bisinum. I più sostengono che derivi da bis-sinus per le due anse che il fiume Adige disegnava in zona.

A Besenello passava il confine tra il Municipio romano di Verona e quello di Trento. La pieve di Beseno fu tale fino al XIII secolo, poi passò a Volano. Castel Beseno fu dei Da Beseno, poi del vescovo di Trento che investì i Castelbarco (1307) e quindi i Conti Trapp (1470) fino a quando (1972) non fu venduto alla Provincia di Trento che lo ha restaurato. Il paese si distende sul conoide del rio Secco. L’espansione urbana ne ha fatto un tutt’uno con le frazioni Maséra e Sottocastello. Il fondovalle è intensamente coltivato a vigneto. Famoso il moscato giallo. La chiesa di S. Agata con la cappella dei Trapp risale al 1205. Ha un campanile alto 62 metri.

Lo stemma è stato ufficialmente adottato il 20 marzo 1987 con riferimento a stemmi precedenti. Reca quattro bocce in argento su campo azzurro che rappresentano le antiche vicinie con Calliano, Volano e Folgaria. Gli ornamenti esteriori sono di Comune con fronde fruttate di quercia e alloro legate da un nodo in oro e nastri bifidi in azzurro.

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