Bolzano, l’orchestra Haydn apre la stagione sinfonica il 30 settembre

La Fondazione Haydn si appresta a inaugurare la Stagione sinfonica 2025/26, con oltre 35 concerti distribuiti tra Bolzano e Trento, caratterizzata dal continuo dialogo tra passato e presente, grazie alla presenza di capolavori del grande repertorio sinfonico, pagine rare da riscoprire e nuove composizioni in prima assoluta.  

Sarà il Direttore musicale dell’Orchestra Haydn Ottavio Dantone a tenere il concerto inaugurale della nuova Stagione sinfonica, martedì 30 settembre alle 20 presso l’Auditorium Bolzano, in replica il giorno successivo a Trento, mercoledì 1 ottobre alle 20.30 all’Auditorium Santa Chiara della città.  

Dedicato al grande repertorio barocco, il programma accosterà pagine di Johann Sebastian Bach a quelle di Georg Friedrich Händel, due tra i massimi compositori di questo periodo, il cui stile e temperamento si presentano del tutto diversi. Di Bach verranno eseguiti il Concerto brandeburghese n. 1 e la Suite per orchestra n. 3, mentre di Hänel il pubblico potrà ascoltare il Concerto per organo op. 4 n. 4 e la più celebre Musica per i reali fuochi d’artificio.  

A rimarcare il dialogo tra passato e presente, il concerto inaugurale si aprirà sulle note dell’evocativa Musica Serena, brano per orchestra d’archi scritto nel 2015 dal compositore lettone Peteris Vasks. «Grazie alla presenza di direttori e solisti affermati, accanto a giovani talenti della nuova generazione – afferma il Direttore Ottavio Dantone –, con la nuova Stagione sinfonica il pubblico potrà intraprendere un viaggio attraverso i secoli ascoltando capolavori e generi musicali di estrema sfaccettatura e interesse. Non a caso la Stagione si apre con un programma settecentesco dedicato a Bach e Händel, con l’emblematica presenza di un compositore vivente come Peteris Vasks. Una programmazione di questo tipo, oltre a mettere in luce la flessibilità tecnica ed estetica dell’Orchestra Haydn, permette al pubblico di avere una visione completa ed esaustiva dell’evoluzione del linguaggio musicale, e del suo impatto emotivo nel mondo attuale».  

Con il suo carattere etereo, la musica di Peteris Vasks elogia la bellezza della natura, con uno sguardo verso il divino. Musica Serena si ispira a un paesaggio autunnale dipinto grazie all’impiego di gradevoli armonie contemplative. I Concerti brandeburghesi non rappresentano soltanto il culmine della produzione di Bach per la “camera”, ma la ricapitolazione più autorevole e definitiva della forma barocca del Concerto, forma giunta dall’Italia.  

Con i Concerti brandeburghesi, le quattro Suites per orchestra costituiscono, nell’ambito della musica profana d’intrattenimento, il risultato probabilmente più alto fra quelli conseguiti da Bach nel corso del suo soggiorno a Köthen, fra il 1717 e il 1723. La Musica per i reali fuochi d’artificio è stata composta per festeggiare la conclusione della guerra di successione austriaca a favore dell’Inghilterra. Le cronache di allora parlano di una magnifica esecuzione diretta da Händel, che era un esperto di simili spettacoli all’aperto. In Inghilterra l’uso dell’organo in chiesa era stato proibito nel 1642, tornando in auge solo vent’anni più tardi. Questa lunga parentesi aveva provocato una forte diffusione dello strumento nella pratica della musica profana, all’interno della quale si colloca il Concerto per organo op. 4 n. 4 che rimane uno dei primi esempi nel suo genere.  

Informazioni e biglietti su www.haydn.it 

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