Castel Condino: una storia di peste, incendi e guerre

Castello è ritenuto un diminutivo di castrum, cioè “campo fortificato”. Il termine Condino è stato aggiunto al toponimo con legge regionale dell’11 luglio 1955 in quanto in epoca medioevale Castello faceva parte della comunità di Condino.

Il nome del paese deriva dal castello che pare sorgesse nella spianata di Guait, posto di guardia lungo la strada che univa Valle del Chiese e Valle Camonica.

Il paese fu devastato da furiosi incendi nel 1884 e poi durante la Prima guerra mondiale. La chiesa di S. Giorgio risale al 1263. A monte del paese c’è la cappella dei Morti eretta nel 1630 e legata alla tristemente nota peste manzoniana. I pendii sopra l’abitato sono punteggiati di fienili. L’economia oggi poggia su artigianato e turismo estivo.

Lo stemma adottato il 29 luglio 1988 allude al nome del Comune; disegno e colori sono speculari lungo la divisione verticale. Partito d’argento e di rosso, alla muraglia attraversante dall’uno all’altro, torricellata di due pezzi merlati alla ghibellina, aperta e finestrata del campo, murata di nero. Gli ornamenti esteriori sono quelli di Comune con fronde legate da un nodo argento e rosso con cocche e nastri.

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