Come un piccolo Sinner, in cerca della sua strada

Il titolo di questo romanzo è “Mike” ma, in realtà, è Floyd a vivere la storia che contiene. Floyd è un astro nascente del tennis. Fin dall’età di quattro anni suo padre gli ha messo in mano la racchetta e ha lavorato per farlo diventare un campione. Adesso che di anni ne ha quindici, Floyd è pronto per qualsiasi campo, Wimbledon compreso. Di questo è convinto suo padre, che è anche suo manager. Mike, però, non la pensa così e fa di tutto per impedirlo. Con l’aiuto del dottor Pinner, uno psicologo molto in gamba, Floyd si rende conto di aver bisogno di una pausa dal tennis.

La storia di Floyd è complessa, ma in linea con la fase cruciale che vivono i ragazzi che stanno crescendo. Fare i conti con le proprie e le altrui aspettative, con le proiezioni degli altri, soprattutto quelle dei genitori, non è semplice: ciò che i genitori desiderano per i figli è, spesso, ciò che non hanno potuto raggiungere loro. Mike e lo psicologo aiutano Floyd, e con lui i lettori, a prendere atto che alla pressione degli altri si può dire no, che si possono scegliere strade diverse, rischiando anche di fare errori e di ferire chi ci sta vicino. Con grande abilità narrativa Norriss racconta l’insicurezza, ma anche la determinazione, la paura di sbagliare, ma anche la fiducia in sé. E, su suggerimento proprio di Mike, è facendo il primo passo di allontanamento dal suo mondo che Floyd ne esce vincente. Scegliere il proprio destino non significa ribellarsi violentemente, ma ascoltare i propri sentimenti, seguire le proprie inclinazioni e intuizioni, in libertà, rispettando, però, anche i consigli di chi ci sta vicino, che potrà essere deluso, ma che se ci vuole veramente bene, sarà comunque dalla nostra parte. Una storia scritta e tradotta bene, facile e leggera da leggere, ma non per questo banale o superficiale. Tutto è ben orchestrato e i personaggi, ragazzi e adulti, così come le situazioni sono ben delineati e caratterizzati, e perciò credibili. Anche Mike. Un romanzo che parla di vita vera, se pur con l’intrigante alone di mistero che crea la presenza di Mike. Un testo ad alta leggibilità da leggere tutto d’un fiato, con un finale non scontato, rassicurante e aperto alla speranza.

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