“A Natale in casa abbiamo la tradizione di allestire insieme al presepe l’abete addobbato. Acquistiamo l’abete in vaso con radici. Come comportarci prima e dopo l’acquisto perché poi non diventi pianta da macero?”.
Elisabetta (Rovereto)
L’abete o pino di Natale da sempre è il protagonista indiscusso del Natale. La pianta non paga dazio oggi al bosco nel senso che le piante non sono frutto di disboscamento della montagna, ma provengono da vivai dove i venditori si riforniscono per portare gli alberelli per venderli su strade e piazze.
L’abete proveniente da vivaio è garantito. Ultimamente all’abete dei nostri boschi si stanno diffondendo altre specie come l’abete Nordmanniana o abete del Caucaso. La struttura e il portamento fanno dell’abete la pianta regina dei boschi e nella simbologia la “pianta della vita”.
L’abete che viene addobbato in casa viene spesso confuso con altre conifere (pini o cedri) altrettanto ricoperte di foglie aghiformi. Tutti appartengono alla famiglia delle conifere, piante sempreverdi e, botanicamente, si distingue in due specie: l ‘abete rosso (Picea excelsa) pianta diffusissima di montagna dalla corteccia rossastra, aghi pungenti e le pigne allungate e rivolte verso il basso e l’abete bianco (Abies alba) l’unica specie del genere spontanea in Italia. Ha forma piramidale, foglie (aghi) verde scuro e pigne portate diritte verso l’alto a sembrare tante candele.
Si consiglia di acquistare l’abete di Natale ai primi di dicembre. La pianta fino al momento dell’addobbo va tenuta all’aperto. La pianta tollera bene la poca luce. Se acquistato col pane di terra, durante il periodo in cui vive in casa, va annaffiato regolarmente.
Alla fine delle festività l’albero con radici va portato nel sottoscala o nel locale di svernamento dei gerani. Portare l’abete subito all’esterno significherebbe far morire la pianta. L’eventuale perdita di aghi è naturale.
Appena le condizioni lo permettono la pianta può essere svasata e piantata in giardino. Attenzione: la conifera, da adulta, ha bisogno di molto spazio che va previsto già in quel preciso momento. Altrimenti si rischia di doverla tagliare quando è in grado di regalarci la sua migliore, maestosa e naturale bellezza.
Per riutilizzare l’abete per il Natale successivo interrare la pianta con il vaso annaffiandola nella bella stagione come un fiore.