“Maschi Veri”, su Netflix un maschile tragicomico

Nel 2023 il film “Barbie” firmato Greta Gerwig ha offerto delle suggestioni interessanti, in chiave brillante e pop, su femminile e maschile, giocando su stereotipi, luoghi comuni, ma anche zone d’ombra della nostra società. Quasi nello stesso periodo su Netflix la prima stagione della serie spagnola “Machos Alfa” ideata da Alberto e Laura Caballero: un raccontare l’universo maschile odierno alle prese con le sue (in)sicurezze, tra relazioni familiari, amicizie e dinamiche lavorative, giocando di umorismo e situazioni sopra le righe. A distanza di alcuni anni, il produttore Matteo Rovere con la sua Groenlandia – società del gruppo Banijay – prova a scommettere sullo stesso format. Dal 21 maggio è su Netflix “Maschi Veri”, otto episodi diretti da Matteo Oleotto e Letizia Lamartire. Protagonisti Maurizio Lastrico, Matteo Martari, Francesco Montanari e Pietro Sermonti, affiancati da Thony, Sarah Felberbaum, Laura Adriani, Alice Lupparelli e Nicole Grimaudo. Tra i camei Ilary Blasi e Selvaggia Lucarelli.

La storia. Roma, oggi, quattro amici sulla quarantina, legati sin dai tempi della scuola, condividono tutto nei loro incontri settimanali di padel. Mattia fa la guida turistica, separato controvoglia dalla moglie e alle prese con una figlia adolescente che lo sprona a reagire, a cercare nuovi amori; Massimo, un affermato manager Tv che perde il lavoro per idee maschiliste, vive con la compagna Daniela, una pet influencer; Riccardo gestisce un bistrot e ha un legame stabile con l’avvocata Ilenia, che però non è del tutto felice della loro condizione. Infine c’è Luigi, conducente di mezzi pubblici e sposato con Tiziana, padre felice di due bambini; la loro unione rischia però di sbandare quando uno dei due si mette alla ricerca di nuove emozioni…

Pros&Cons. “Il lavoro di adattamento ha richiesto un sottile equilibrio tra fedeltà al format e scrittura di nuove parti originali. Alcune situazioni della versione spagnola funzionavano perfettamente, altre invece dovevano essere reinventate (…) se quello spagnolo spesso punta su un’ironia diretta e una comicità più fisica, in Italia il sarcasmo e il gioco sui sottintesi risultano spesso più efficaci”. Così gli sceneggiatori Furio Andreotti, Giulia Calenda e Ugo Ripamonti, nel raccontare il lavoro di riscrittura della serie “Machos Alfa”, tenendo conto di differenti sfumature di umorismo. “Maschi Veri” è una serie di matrice comedy che gioca su stereotipi ricorrenti tra dinamiche familiari, lavorative e sociali; con ironia si compone un campionario maschile che ostenta sicurezza, uomini in verità abitati da fragilità e confusione; anche la controparte femminile non dimostra di stare meglio, tra insoddisfazioni diffuse e senso di solitudine nella coppia. Al di là dei lampi di umorismo, il quadro generale, l’orizzonte maschile e femminile, risulta non poco ingarbugliato e problematico; tra le righe una precarietà di dialogo e una povertà affettiva, con dilagante insoddisfazione e infelicità. Nell’insieme, il racconto presenta una buona dinamica e dialoghi frizzanti, anche se alcune soluzioni gratuite o poco verosimili ne minacciano la solidità. Il rischio è di risate “vuote”, senza sostanza. Serie complessa, problematico-brillante. (Sir)

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