“Nella foresta”, Eva Lindström confeziona una storia che accoglie la complessità del mondo

Eva Lindström, Laura Cangemi (trad.), “Nella foresta”, Camelozampa, 2025, pag. 32, 16,90 euro. Età 7+

“Nella foresta” (Camelozampa; 7+), un bosco dall’aura fiabesca, dove tutto sembra avere uno spirito proprio, è ambientata la storia di Maggie, Cop e Trim, tre personaggi di età indefinita che hanno il potere di decidere quando pioverà, quando ci sarà il sole, quando le foglie cambieranno colore, quando arriverà il freddo, quando… Un giorno succede qualcosa di strano: le betulle e i pini decidono di andare in vacanza e anche altri alberi si allontanano. Nulla è più come prima: i tre non hanno più potere di decidere nulla. Hanno perso il controllo che pensavano di avere e il risultato è il caos. Il tempo passa e le stagioni si alternano. Insieme i tre si prendono cura di una uccellina che non riesce a volare e poi non fanno più nulla. Finché…

Questa storia per certi versi assurda non ha una trama vera e propria, ma nella sua natura enigmatica sta una parte importante del suo fascino. I tre protagonisti, quasi come dei personaggi di un’opera di Beckett, si muovono in uno spazio circoscritto, raccogliendo cose, sistemando, riordinando, rastrellando e bruciando rifiuti in un barile. Non si scambiano molte parole e non si sa in che relazione stiano tra loro, ma sembrano affiatati. Niente di più. Il resto al lettore.

Leggere questo libro può significare osservare una rappresentazione del bisogno dell’uomo di controllo su tutto, ma anche una visione dell’ambiente minacciato e della sua forza: l’uomo crede di poter governare la natura, ma presto si accorge che è lei ad avere l’ultima parola.

E’ un libro illustrato cui non siamo abituati e, perciò, non facile, ma molto intrigante, con testi belli ed essenziali e immagini leggere e suggestive. Un libro originale che parla della piccolezza dell’uomo di fronte alla natura. Eva Lindström offre un immaginario che sovverte la realtà nelle sue gerarchie e fa spazio all’incongruente nella vita quotidiana. L’autrice non ammonisce, non dà istruzioni e non semplifica, ma accoglie la complessità del mondo e la rende narrazione visiva. Lei è consapevole che i bambini hanno una grande capacità di osservazione e di interpretazione che li rende più aperti all’irrazionale e quindi, in questo caso, più coscienti degli adulti di quanto fragile sia il mondo in cui viviamo e di come la sua distruzione sia irreversibile.

vitaTrentina

Got Something To Say?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

vitaTrentina