Nello stemma di Contà, le terre del contado

Il Comune sparso di Contà è stato istituito il 1º gennaio 2016 per fusione dei territori comunali di Cunevo, Flavon e Terres (sede comunale).

In dialetto Térres è toponimo menzionato a partire dal 1251 come Tereso ed è di origine pre-latina. Nel 1200 Flavon lo troviamo come de Flaune, de Flahono e Flaonum. È stato collegato anche al latino Fabule (“sostegno per legumi” o “frasca”). Cunevo in dialetto si pronuncia Cunéo ed è toponimo di etimologia oscura, forse pre-latino. La storia di Cunevo è legata ad una famiglia di Flavon che chiamò l’esistente castello Corona di Flavon. È la stessa famiglia dei conti che a Flavon aveva la sede del Contado, “Contà” appunto, comprendente la spianata di Cunevo, Flavon e Terres. Il Contado (Contà) era durato fino a Napoleone con dipendenza diretta dall’imperatore ed era feudo del Principe Vescovo di Trento. Terres bruciò insieme a Flavon nel terribile incendio del 16 agosto 1802.

Il leone, emblema di Francesco I, nell’originale stemma comunale era il grazie all’imperatore per il suo soccorso. Lo stemma è partito diritto. A destra bandato a quattro pezze in smalto blu alternate a smalti bianchi. A sinistra in smalto rosso. Caricato – in cuore – da testa crinita di leone rampante, strappata e stilizzata, linguata in rosso, con branche anteriori aperte tenenti due uguali coppe d’oro sovrapposte e tra loro specchiate.

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