Parole e colori per dire la rabbia

I libri e gli albi illustrati sul tema della rabbia sono sempre molto cercati. La rabbia è una forte emozione che vivono tutti, grandi e bambini. Ad ogni età è fondamentale imparare a conoscerla, ad accettarla e a gestirla. Si sa che la lettura è “palestra di emozioni” e, quindi, è sempre una ricchezza trovare dei buoni testi che le presentano con onestà, senza forzature didascaliche. Il mondo è rosso (Uovonero; età 5+) è a pieno titolo uno di questi. Quella che Britta Teckentrup ci presenta, non è una storia in sé, ma una descrizione per immagini, colori e parole di ciò che si prova quando si viene presi da un colpo di forte rabbia.

In questo libro, tra le pagine dominate dai colori rosso e nero con sfumature grige e ruggine, si muove la sagoma di una ragazzina che vive questa emozione dal momento in cui ne viene assalita, fino a quando l’abbandona. La potenza di queste pagine sta nell’abilità dell’autrice di rappresentare la rabbia e le sue sfumature con precisione nella sua evoluzione, sia con le immagini sia con le parole. Il testo in rima rende la forza di questa emozione grazie alle perfette e incisive scelte lessicali, abilmente tradotte da Sante Bandirali. La rabbia “arriva”, “scatena una tempesta” e dopo “uguale a prima non ci sarà più niente”. La rabbia rende la bambina un drago, un tornado che niente può fermare; le dà coraggio e potenzia le sue energie, e lei non ci può fare nulla, se non correre con lei. La rabbia la spinge, la incoraggia, la sostiene e, alla fine, la fa stare bene. Perché solo quando è uscita tutta, si respira aria nuova e si può iniziare, rafforzati, un nuovo viaggio.

Nelle illustrazioni più scure si intravede la forma animalesca di questa rabbia che è pantera, è drago, è mostro che pian piano si doma mentre, contemporaneamente, si alleggeriscono e si schiariscono i colori. Questo libro illustrato rende perfettamente le mille sfumature di questa emozione che nasce, si scatena e si sfoga in una sorta di corsa forsennata percorrendo tutte le pagine, dalla prima all’ultima. Non si parla di accettare la rabbia, non si parla di comprimerla, di ignorarla o di nasconderla, si parla di lasciarle il giusto sfogo perché è parte delle persone e può diventare forza nuova per cambiare se stessi e il mondo. Quella di Britta Teckentrup è una visione diversa della rabbia rispetto a quella che solitamente si trova nei libri per i bambini, una visione meno statica e meno categorica che ne sa rendere le varie sfumature e che, soprattutto, la vede come potenza che rafforza e prepara a nuove sfide. Un libro pieno di energia da leggere ad alta voce, anzi da urlare proprio per permettere a tutto il suo potenziale di trovare espressione. Potenziale ben presente nel titolo originale “Wütend”, unica parola precisa, efficace, lapidaria.

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