Lona-Lases, qui la ricchezza viene dal porfido

Stemma di Lona-Lases

Tra il 1253 e il 1429 è citato come Lona, de Lono e infine de Lona. Il toponimo è da accostare a Luna, ad indicare un arco disegnato da un prato o da un abitato. Il toponimo Lases va invece accostato a Lasino e riflette il prelatino Losa o Lasa e il latino Lusiae (lapides) “pietre piatte“. Lona-Lases rientrava nella Magnifica Comunità Pinetana citata già nel 1253 (si sciolse nel 1875).

L’economia era basata sullo sfruttamento agro-silvo-pastorale del territorio. Ma dal porfido e dallo sfruttamento, talora esasperato, delle cave deriva oggi il benessere e la ricchezza dei suoi abitanti. L’abitato sorge su un pianoro morenico e il nucleo antico consta di quattro agglomerati: Chiesa, Piazza, Pistòl e Val. La chiesa, eretta nel 1653, è dedicata a S. Giovanni Battista.

Lo stemma, adottato il 13 giugno 1984, allude al paesaggio e all’economia del posto e all’antica unione con la Comunità Pinetana. È troncato: nel primo d’azzurro al cubetto di porfido d’oro con il quartier franco d’argento caricato d’una pigna di pino cembro al naturale; nel secondo d’argento a due fasce ondate spigolose d’azzurro; il tutto attraversato da una fascia di rosso, che allude al lavoro con cui i suoi abitanti hanno messo a coltura l’aspra terra irta e boscata.

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