Roncadori e minatori nelle antiche canope

Il nome deriva da quello della santa patrona della parrocchiale, S. Orsola. La Santa e undici compagne sarebbero transitate anche nell’Alto Fersina (Valle dei Mocheni), dove ancora oggi una roccia a forma di “seduta” è visibile presso Malga Pez. Politicamente dipendeva dai Signori di Pergine e con Mala e Canezza era inclusa nella ricca gastaldia di Viarago. Nel Medioevo la zona fu colonizzata da roncadori e minatori tedeschi. Recente è la scoperta (fine ‘800) delle acque termali minerali.

Sant’Orsola è formata da frazioni e masi sparsi sui fianchi di Costalta. È un paese agricolo specializzato nella coltivazione e lavorazione dei piccoli frutti. È il centro turistico dell’intera Valle dei mocheni. Le acque termali minerali arseniacali-ferruginose stillano da una lunga galleria mineraria (una “canopa”) e curano anemie e linfatismi. La chiesa è del 1836. Con figurazioni della tradizione lo stemma, adottato il 5 febbraio 1930, allude al paesaggio, all’economia locale e al culto di S. Orsola. Su campo in argento reca in alto una antica corona d’ oro sopra ad una “V” rossa maiuscola (da leggersi U, iniziali di Ursula), sotto una fascia ondata d’azzurro e infine due martelli da muratore posti in decusse (incrociati).

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