In questi mesi non sono mancate critiche da più parti rispetto agli abiti poco virtuosi che Vittorio Sgarbi non smette di indossare nemmeno nel suo ruolo pubblico di presidente di un Museo pubblico, il Mart.

Purtroppo anche la settimana scorsa Sgarbi ha fatto… lo Sgarbi, purtroppo in una chiesa della val dei Mòcheni dove era stato invitato dal parroco solo per motivi culturali.

Don Daniele Laghi, interessato a far conoscere al critico d’arte un’opera settecentesca dell’Unterperger (come ci ha spiegato il parroco per una breve notizia pubblicata su questo stesso sito), aveva accettato di guidarlo in una visita alle chiese della valle anche in orario notturno, dopo le 23.

Peccato che Sgarbi, dopo aver seguito con interesse le spiegazioni e aver apprezzato la cura dei beni culturali custoditi, si sia esibito ancora una volta in una delle sue sguaiate invettive (rivolte in questo caso ai ladri di quadri) “affidate” ad arte con tanto di primo piano alla diffusione sulla sua pagina Facebook.

Un siparietto inqualificabile e sconveniente, tanto più in quel luogo sacro. Da tagliare.