Vittorio Sgarbi a mezzanotte visita le chiese della valle dei Mòcheni

Una notte in valle dei Mòcheni con … Vittorio Sgarbi! A fargli da guida il parroco don Daniele Laghi che ha pubblicato alcune fotografie dell’”incursione notturna” sul suo profilo WhatsApp.

E a raccontarci l’inaspettata visita avvenuta stanotte è proprio il giovane parroco. “A dicembre, dopo tre anni di burocrazia, siamo riusciti a riportare a Fierozzo dai depositi provinciali un gonfalone settecentesco dell’Unterperger”, racconta don Daniele al telefono. “Dopo averlo recuperato, dopo le feste di Natale, avevo contattato il MART per chiedere, con l’occasione, una visita del presidente”.

Vittorio Sgarbi assieme a don Daniele Laghi durante la visita notturna

Il discorso rimane in sospeso, visto anche il periodo difficile, ma poi a don Daniele arriva una telefonata. “Mi chiamano da Rovereto avvisandomi dell’arrivo di Sgarbi, curioso di conoscere la realtà mòchena, la sua storia e la cultura. A quel punto viene spontaneo domandare quando. Stanotte!, la risposta che mi coglie un po’ di sorpresa, ma imparerò qualche ora dopo che questi sono i suoi orari perché anche durante i nostri spostamenti al presidente squillerà spesso il telefono”, racconta divertito il parroco.

Sono le 23, prima tappa, all’Aquila Nera: un assaggio di canederli, qualche affettato e, naturalmente, conclusione con l’immancabile treccia mòchena, il menù di Sgarbi che, parole di don Daniele, “è rimasto estasiato”. Mezzanotte, un corteo di quattro automobili si mette in viaggio.

“Sgarbi si è fatto accompagnare in tutte le chiese, per fortuna mi ero portato le chiavi!”, racconta don Daniele ripercorrendo il percorso che si concluderà solo alle tre di mattina. “Siamo partiti da Roveda, poi tappa a Frassilongo e nella chiesa vecchia di Fierozzo – San Francesco dove resistono ancora alcuni banchi originali fatti a mano, fino a Mala con la pala d’altare di Giovanni Battista Lampi”.

La chiesa di Palù, chiusa per il restauro, è legata alla visita di Papa Roncalli, don Daniele la apre al critico ferrarese che, munito di pila, vuole vedere i lampadari regalati dal pontefice nel 1954. “Vittorio Sgarbi si è complimentato per la cura e la pulizia delle chiese, fuori e dentro dalle sagrestie, cordiale e attentissimo ad ogni particolare, dai cimiteri attorno alle chiese alla natura della valle con la fioritura del maggiociondolo”.

Ultima tappa, il museo Pietra Viva, guidato dai gemelli Pallaoro, con la visita alla grotta dei minerali e una prova di taglio del legno con antiche strumentazioni.

Sono le tre del mattino quando si conclude l’avventura notturna di don Daniele Laghi. Con la promessa da parte del presidente del Mart di attivare future iniziative culturali in valle, in sinergia con le realtà locali.

Sgarbi al Museo Pietra Viva
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