Telve, “cesure” caratteristiche

Telve è citato a fine 1200 come de Telve e più tardi come de Telvo. Il toponimo è sicuramente di origine preromana, forse da connettersi con la base telava, di significato oscuro.

Fin dai tempi antichi era sede non solo politica, ma anche territoriale, minerale, agricola e di transito. Nel Medioevo Telve era capitale di comprensorio giurisdizionale governato dai Signori di Castel Alto, Castel Arana e Castel S. Pietro. è centro agricolo basato sulla coltivazione fruttiviticola, allevamento e commercio bestiame. Il territorio è limitato dal torrente Ceggio. Dentro il paese si ravvisano le classiche “cesure“ che racchiudono case di abitazione, rustico, fienile, orto, vigna o brolo a frutteto. La chiesa è dedicata all’Assunta, risale al 1193 e fu più volte riedificata. Altre chiese sono quella cimiteriale di S. Giustino (1664) e di S. Giovanni Nepomuceno (1762) con portale sormontato dalla statua del santo.

Lo stemma tradizionale è stato adottato il 23 marzo 1987 ed è privo di interpretazione originaria. Su campo verde porta una croce d’oro patente nei tre bracci superiori e bifida in quello inferiore. Gli ornamenti sono di Comune con fronde legate da un nodo d’oro.

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