Giubileo dei ragazzi, anche 600 giovani trentini

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Sfiora quota seicento il numero di adolescenti trentini in partenza per Roma, dove vivranno nel prossimo fine settimana  (sabato 23 e domenica 24 aprile) il “Giubileo dei ragazzi” nell’Anno della Misericordia. Il pellegrinaggio è organizzato dalla Pastorale giovanile diocesana. 

Gli adolescenti trentini saliranno con i loro accompagnatori all’alba di sabato a bordo di undici pullman da ogni angolo della Diocesi (sessanta le parrocchie coinvolte) per unirsi a Roma a decine di migliaia di coetanei da tutta Italia.  Nella capitale vivranno i tre momenti chiave dell’evento giubilare: sabato pomeriggio la celebrazione del sacramento della riconciliazione in piazza san Pietro e l’ingresso dalla Porta Santa;  sabato sera un grande concerto allo stadio Olimpico con artisti e testimoni: da Lorenzo Fragola a Francesca Michielin, Rocco Hunt, Giovanni Caccamo, Moreno, Deborah Iurato, Shari, Arisa, Andrea D’Alessio, Fuoricontrollo, Moreno, Dear Jack. Il concerto sarà trasmesso in diretta su TV2000 e su radio inBlu.

Infine, domenica mattina, la celebrazione della S. Messa con papa Francesco in piazza San Pietro.

L’arcivescovo Lauro ha scritto un messaggio ai partecipanti al Giubileo: “Cari ragazzi, non lasciatevi incastrare da un sistema di vita che non lascia fare quelle cose che vi stanno più a cuore, che sono le amicizie, il fare festa, l’avere qualcuno con cui condividere le vostre cose. Il nostro Dio è vicino perché è vero e abita la vita concreta e voi ce lo raccontate, con la vostra voglia di una parola sincera, di un  di amicizia, di fraternità”.

“Diventare grandi con il cuore” è il tema-guida del pellegrinaggio. «Un’invito – spiega don Rolando Covi, responsabile della pastorale giovanile – che risponde al desiderio di crescita di un giovane con la proposta di un amore concreto, quello che si vede, quello che si tocca attraverso le opere di bene, le opere della misericordia e che quindi tocca davvero il cuore».  «Confessione, concerto, S. Messa: tre tappe del Giubileo dei ragazzi – aggiunge don Rolando – pensate per dire rispettivamente che la fede è l’incontro con il perdono, è grande festa ed è pure esperienza di una Chiesa universale».

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