Dal carcere lo zafferano per la nuova birra Galeorto

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Dal carcere di Trento arriva lo zafferano per aromatizzare la birra “Galeorto”. E’ il frutto della collaborazione tra la cooperativa La Sfera, che ha avviato un progetto di agricoltura sociale all’interno del penitenziario, e l’Agribirrificio Argenteum di Cortesano, che ora produce una birra speciale, dal nome “Zafferana”, aromatizzata con lo zafferano biologico coltivato dai detenuti.

L’esperienza, avviata nel 2015 e proseguita nel 2016, ha visto sei detenuti impegnati nella coltivazione delle ampie aree verdi – circa 9 mila metri quadrati – presenti all’interno della struttura penitenziaria. La squadra di carcerati, coordinata dai tutor della cooperativa, si è cimentata nella coltivazione biologica di cavoli, erbe aromatiche e zafferano.

Per dare continuità al progetto di agricoltura sociale e creare nuove opportunità di lavoro all’interno della Casa Circondariale, è nato Galeorto, il brand che contraddistingue materie prime e prodotti di qualità realizzati nell’ambito progetto.

Inclusione sociale e radicamento sul territorio. Questi sono gli elementi chiave che caratterizzano il progetto di agricoltura sociale promosso dalla cooperativa La Sfera all’interno della Casa Circondariale di Trento.

Sentiamo la presidente Bruna Penasa. (ascolta qui sotto)

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